giovedì 30 ottobre 2014

VERSO IL “CONFINO” ? Di Ciuenlai


Il regime renziano ormai si sta strutturando a suon di :
1)provvedimenti “rubademocrazia” (legge elettorale per “nominati” e niente elezioni per Senato e Province);
2) Limitazione della libertà di stampa e del web (legge bavaglio approvata dal Senato che in pratica obbliga alla cancellazione delle notizie indesiderate e alla pubblicazione delle smentite senza repliche);
3) Limitazione dell’autonomia della magistratura tramite la controriforma Orlando
4) Manganelli contro le proteste (il caso dell’Ast di ieri è clamoroso , ma è stato preceduto da tanti altri episodi di questo genere in questi ultimi due anni),
5) Proseguimento del sistema oligarchico che scarica sulla popolazione il costo della riorganizzazione capitalistica (smettiamola di chiamarla crisi). (Mentre impazzano disoccupazione, precariato, aumenti delle tasse e diminuzione dei redditi da lavoro continuano gli sprechi che arricchiscono la casta politica, economica e finanziaria del paese. A parte le inchieste su expo, Mose e compagnia, sono di questi giorni le notizie di un possibile rifinanziamento di 1,3 miliardi di euro per la società del Ponte di Messina, che non è stata ancora sciolta e della triplicazione dei costi della Tav da 2,9 a 7 miliardi di euro);
6) L’affossamento degli enti locali attraverso una linea che punta da un lato alla loro uscita dal patto di stabilità in modo da abbattere del 30% gli stipendi dei dipendenti e dall’altro, all’aumento costante della fiscalità, fino a coprire tutti i trasferimenti dello stato, attraverso la tassa unica. Una linea che porta con se la riduzione drastica dei servizi con l’obiettivo della privatizzazione completa del welfare,acqua e salute compresi.
E’ una fortuna che questa sia la nuova sinistra , perché se era la nuova destra molti di noi erano già al “Confino”.


P.S. Il premier ha dichiarato che “vogliono farci passare per quelli che picchiano gli operai”. Cioè La polizia picchia gli operai per fargli un dispetto. Qualcuno gli faccia sapere che la Polizia dipende dal Governo e che lui è il Capo del Governo. Se non lo sapeva ci faccia un favore, si dimetta per “manifesta incompetenza”. Il suo secondo (Del Rio) lo ha subito smentito, ristabilendo i ruoli e le competenze “ gli operai – ha detto - facevano il loro (prendere le botte) e gli agenti facevano il loro (dare le botte)”. Si dimetta anche lui.

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