RENZI NON HA LA NOSTRA FIDUCIA ! NO AL COLPO DI MANO CONTRO I DIRITTI
La decisione di mettere la
fiducia sul Jobs Act è un fatto di gravità estrema: Si tratta di un
gesto di rottura violenta delle prerogative del Parlamento e del
dibattito politico e sociale. Si vogliono spazzar via con un diktat
elementi fondanti della nostra civiltà. Chiamiamo tutte e tutti a
mobilitarsi contro l’arroganza renziana, contro questa inaudita
prevaricazione, per difendere la democrazia e i diritti.
La Causa Giusta
Articolo 18 e Reddito per tutt*
L’Altra Europa aderisce alla manifestazione indetta dalla CGIL e dalla FIOM
per il 25 ottobre a Roma.
LAVORO, DIGNITA’ UGUAGLIANZA per cambiare l’Italia
Proprio mentre è presidente di turno della UE, in complicità con le
politiche europee che sanno proporre solo austerità, tagli e
privatizzazioni, il governo di Matteo Renzi ha sferrato l’attacco finale
ai diritti del lavoro, ricorrendo addirittura al voto di fiducia.
- Il Jobs Act demolisce quello che resta dell’art.18 e rende definitivamente precarie le nostre vite. Non crea lavoro, ma la libertà di licenziamento.
- Non assicura maggiore uguaglianza, ma anzi determina più precarietà per tutti.
- Demolisce la cassa integrazione e non garantisce un reddito di cittadinanza – che ci avvicinerebbe, questo si, a molti paesi europei – ma nega alle persone la possibilità di vivere in modo dignitoso.
- Mette i lavoratori sotto controllo con l’uso delle videocamere.
- Estende la precarietà estrema con l’uso generalizzato dei voucher.
Il Jobs Act ci fa tornare indietro di 50 anni. Nel semestre di
presidenza dell’UE, il governo Renzi fa da battistrada dunque ai falchi
di un’Unione Europea che mira a smantellare una delle maggiori conquiste
dell’Europa stessa, il welfare state.
NOI VOGLIAMO UN ALTRO LAVORO, UN’ALTRA EUROPA
Siamo in piazza e partecipiamo a tutte le
iniziative, come lo sciopero dei sindacati di base e quello dei
Precari, le manifestazioni dei lavoratori del Pubblico Impiego e della
Conoscenza, per chiedere che venga ripristinato l’art. 18 così come era
scritto nello Statuto dei Lavoratori, ed esteso a tutti. Siamo in piazza perché invece che speculare sulla divisione tra lavoratori e generazioni si combatta la precarietà CANCELLANDO TUTTE LE LEGGI CHE LA CONSENTONO e creando un REDDITO DI CITTADINANZA per tutti.
Siamo in piazza perché – invece della libertà di
licenziare – venga attuato un New Deal Europeo che crei posti di lavoro e
realizzi la riconversione ecologica dell’economia, una nuova economia
sociale e la giustizia climatica.
Siamo in piazza per liberare questa Europa dalle politiche di Austerità e dal dominio della Merkel.
Siamo in piazza perché insieme al lavoro vogliamo la
PACE e un’Europa che smetta di animare le guerre e predisponga corridoi
umanitari e sistemi di accoglienza dignitosi per gli immigrati.
Siamo in piazza perché il lavoro è un diritto scritto sulla nostra Costituzione e non una gentile concessione.
E i lavoratori non sono una merce di cui le aziende possono disporre liberamente se, quando, come e dove vogliono.
PRIMA LE PERSONE, E LA DIGNITA’ DEL LAVORO
Il 29 novembre manifestiamo a Roma
Già da oggi, vi proponiamo di darci appuntamento per una grande
manifestazione unitaria e plurale,per un radicale cambiamento di rotta
in Italia e in Europa, contro il governo Renzi e l’Europa
dell’austerità di Juncker e della nuova Commissione Europea che continua
la politica di obbedienza alla Merkel, il 29 novembre, a Roma
L’altra Europa con Tsipras
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