Chiara Buono racconta il suo
Primo marzo:
"I migranti sono una
parte fondamentale
della nostra società"
Durante la conferenza stampa di ieri mattina della Federazione della Sinistra sono intervenuta cercando di portare un contributo circa la giornata di mobilitazione del 1 marzo scorso e una riflessione sul tema dell' antirazzismo in generale. Ricordando il successo dell'iniziativa, molto partecipata da parte sia di italiani (in prima battuta il movimento dell'Onda, che insieme alla CGIL Umbria e ad altri attori sociali aderivano al comitato organizzatore) che da stranieri, cosa non scontata, visto il clima ricattatorio in cui vivono nei loro posti di lavoro, ho posto l'accento su un dato di fatto molto semplice: i migranti e le loro braccia, le loro culture, le loro storie, danno un apporto fondamentale alla nostra società. Lo scopo della "Giornata senza di noi" era appunto questo, dimostrare l'inutile cattiveria, il non senso su cui si basano le politiche razziste e xenofobe che il governo nazionale sta portando avanti. Accanto al razzismo di Stato, a quello malcelato di chi ti giudica criminale in modo palese solo per la provenienza, purtroppo si manifesta anche quello un pò nascosto, che dà la sensazione di essere persone non gradite, senza i titoli per essere considerate pari alle altre. Sento mia in particolare la battaglia antirazzista per motivi personali, ed a maggior ragione credo che per combattere questi sentimenti e queste prassi serva una battaglia di civiltà, un grande lavoro di educazione all'integrazione che aiuti noi tutti a guardare l'uomo per quello che è, puntando sulla legalità (lo straniero non è un delinquente in quanto tale, sono passati i tempi di Lombroso!), sulla conoscenza delle culture diverse dalle nostre e sull'andare incontro all'altro, con i suoi sogni, i suoi bisogni, le sue speranze.
Chiara Buono, candidata nella lista della provincia di Perugia con la Federazione della Sinistra
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