Caro lettore e cara lettrice,
questo quotidiano on-line è nato per dare voce alla sinistra diffusa che non si rassegnava alla deriva moderata che la parte maggioritaria degli eredi del Pci aveva deciso con la fondazione del partito democratico.
Il terremoto della nascita del Pd ha sconvolto il panorama politico italiano, consegnando il Paese alle destre, facendo crescere a dismisura il campo del consenso elettorale al berlusconismo, relegando la rappresentanza dei ceti sociali più deboli e del mondo del lavoro ad un’opposizione flebile, annacquata o gridata e giustizialista come quella dell’Idv.
Hanno cercato in tutti i modi di cancellare la sinistra di alternativa, i comunisti e i socialisti di sinistra, con sbarramenti e leggi elettorali capestro, ma non ci sono riusciti. Nel frattempo è arrivata una crisi pesante, materializzando quello che da dopo Seattle la sinistra di alternativa diceva a gran voce: il neoliberismo è un sistema instabile, che non funziona, che distrugge posti di lavoro e porta sacche di povertà pesanti anche nei paesi ricchi.
Proprio questa terribile crisi finanziaria e gli effetti negativi che ha sul mondo del lavoro, sull’apparato produttivo, sulla tenuta dello stato sociale, ci dice che il progetto delle destre è fallimentare, ma anche che non bastano le proposte dell’opposizione parlamentare.
C’è un bisogno enorme di sinistra. Di una sinistra vera, di alternativa al neoliberismo e alla sinistra moderata, che difenda le ragioni del lavoro, che offra la possibilità ai giovani e ai precari di costruirsi un progetto di vita futuro, che metta in campo proposte utili per il riscatto dei ceti sociali più deboli.
Abbiamo visto quanto i lavoratori siano rimasti sempre più soli a difendere il posto di lavoro, come dimostrano tante drammatiche vertenze: Insee, Eutelia, Alcoa, e in Umbria la Trafomec, la Merloni, la Basell. Nelle vertenze i comunisti ci sono a fianco dei lavoratori, così come scendono in piazza a sostenere gli scioperi della Fiom e della Cgil.
I comunisti alla Regione Umbria, inoltre, hanno avanzato provvedimenti come la legge per l’odontoiatria pubblica o come la proposta di istituzione del reddito sociale che cercano di dare una risposta al disagio e alle difficoltà dei lavoratori, dei precari, dei pensionati, delle classi subalterne. Anche nella società hanno promosso le casse di resistenza, i gruppi di acquisto popolare, hanno distribuito il pane a prezzo calmierato, cercando di alleviare il peso del carovita.
Perché la crisi non la paghino i soliti noti, per ridare valore al lavoro, per sconfiggere la precarietà, per una svolta verde nell’economia, per difendere i beni comuni e l’acqua pubblica, per potenziare la sanità e i servizi pubblici vi chiediamo di dare fiducia alla nostra lista. Votate comunista, votate la Federazione della Sinistra per dare forza ad una opposizione che dia voce a chi non ce l’ha più, per dare voce al mondo del lavoro e del non lavoro.
questo quotidiano on-line è nato per dare voce alla sinistra diffusa che non si rassegnava alla deriva moderata che la parte maggioritaria degli eredi del Pci aveva deciso con la fondazione del partito democratico.
Il terremoto della nascita del Pd ha sconvolto il panorama politico italiano, consegnando il Paese alle destre, facendo crescere a dismisura il campo del consenso elettorale al berlusconismo, relegando la rappresentanza dei ceti sociali più deboli e del mondo del lavoro ad un’opposizione flebile, annacquata o gridata e giustizialista come quella dell’Idv.
Hanno cercato in tutti i modi di cancellare la sinistra di alternativa, i comunisti e i socialisti di sinistra, con sbarramenti e leggi elettorali capestro, ma non ci sono riusciti. Nel frattempo è arrivata una crisi pesante, materializzando quello che da dopo Seattle la sinistra di alternativa diceva a gran voce: il neoliberismo è un sistema instabile, che non funziona, che distrugge posti di lavoro e porta sacche di povertà pesanti anche nei paesi ricchi.
Proprio questa terribile crisi finanziaria e gli effetti negativi che ha sul mondo del lavoro, sull’apparato produttivo, sulla tenuta dello stato sociale, ci dice che il progetto delle destre è fallimentare, ma anche che non bastano le proposte dell’opposizione parlamentare.
C’è un bisogno enorme di sinistra. Di una sinistra vera, di alternativa al neoliberismo e alla sinistra moderata, che difenda le ragioni del lavoro, che offra la possibilità ai giovani e ai precari di costruirsi un progetto di vita futuro, che metta in campo proposte utili per il riscatto dei ceti sociali più deboli.
Abbiamo visto quanto i lavoratori siano rimasti sempre più soli a difendere il posto di lavoro, come dimostrano tante drammatiche vertenze: Insee, Eutelia, Alcoa, e in Umbria la Trafomec, la Merloni, la Basell. Nelle vertenze i comunisti ci sono a fianco dei lavoratori, così come scendono in piazza a sostenere gli scioperi della Fiom e della Cgil.
I comunisti alla Regione Umbria, inoltre, hanno avanzato provvedimenti come la legge per l’odontoiatria pubblica o come la proposta di istituzione del reddito sociale che cercano di dare una risposta al disagio e alle difficoltà dei lavoratori, dei precari, dei pensionati, delle classi subalterne. Anche nella società hanno promosso le casse di resistenza, i gruppi di acquisto popolare, hanno distribuito il pane a prezzo calmierato, cercando di alleviare il peso del carovita.
Perché la crisi non la paghino i soliti noti, per ridare valore al lavoro, per sconfiggere la precarietà, per una svolta verde nell’economia, per difendere i beni comuni e l’acqua pubblica, per potenziare la sanità e i servizi pubblici vi chiediamo di dare fiducia alla nostra lista. Votate comunista, votate la Federazione della Sinistra per dare forza ad una opposizione che dia voce a chi non ce l’ha più, per dare voce al mondo del lavoro e del non lavoro.
di Stefano Vinti, candidato nelle liste della Federazione della Sinistra
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