E’ il Pizzarotti pensiero evidentemente che pone nella ora x ( ore 21 ) il divieto di vendere alcolici.
La motivazione è duplice; da una parte il sacro timore di allevare
future generazione il cui degrado morale possa superare quello, magnum,
rilevato in questi anni. Dall’altra tutelare e proteggere i residenti
del centro. Immagino il loro sonno non penso l’incolumità fisica.
Attenzione
non di tutto il centro di Parma ma di parte del centro. Alcune vie sono
esenti perché meglio frequentate evidentemente o forse con clientela
più acculturata e bene educata.
Che dire? E’ il nuovo che avanza? O il giovane che si fa vecchio?
Mi sembrava demenziale quando lo proponeva Giovanardi, mi sembra
demenziale, oggi, che lo propone Pizzarotti. Ma Giovanardi, che
evidentemente è un poco più gaudiente di Pizzarotti, non avrebbe mai
escogitato nelle ore 21 la “ dead line” passata la quale rimani a becco
asciutto.
Intendiamoci penso che una mediazione tra il desiderio
di divertirsi e il riposo delle persone sia necessaria. Ritengo che
sarebbe sufficiente applicare una ordinanza, applicata a partire dai
prossimi giorni dal Comune di Milano in cui lo stop alle bevande
alcoliche è fissato all’una di notte. Se proprio volessimo trasvolare
l’oceano ed andare negli Stati Uniti scopriremmo che la mecca del
cinema, Los Angeles, ha regolamenti restrittivi.
L’ultimo drink all’una e fuori tutti alle due. Chi ha voglia di
avvinazzarsi può continuare a farlo in riva all’oceano o a casa propria (
nel rispetto dei vicini, of course ). Del degrado morale la municipalità della città degli angeli si disinteressa come è giusto che sia.
Rimane questa ansia di vietare
che rappresenta la vera cifra stilistica di questo inizio secolo.
Rimane l’illusione che vietando si possa incidere sui comportamenti
degli individui i quali, a questo punto,si presenteranno con beveroni
artigianali pieni di coca, ghiaccio e rhum, portati da casa (l’ordinanza
non regola questo aspetto ). Oppure si sposteranno di tre vie. Alla
faccia, carina e simpatica di Pizzarotti, e dei suoi divieti. Rimane la
rinuncia, nella mediazione, di provare a governare un fenomeno che,
piacevole o meno, esiste non solo a Parma o in Italia ma in tutto il
mondo.
Nessun commento:
Posta un commento
Di la tua