lunedì 30 luglio 2012

«Vietiamo»: la via creativa di Pizzarotti al governo di Parma

di Toni Jop

Divieto. Il nuovo passa da questa parola, a dire il vero consumata e non per questo meno tagliente. L’ha usata, com’è noto, il sindaco grillino di Parma, Pizzarotti, inaugurando la sua stagione, giusto per impedire la vendita, sia per consumo interno che per l’asporto, di ogni bibita alcolica dalle 21 alle sette del mattino in alcune strade centrali della città emiliana.
Vuole disarmare la movida, sedare il chiasso che disturba, attivare un deterrente al fatto che molti ragazzi inzuppino il loro cervello nell’alcol.
Il problema esiste ed è diffuso. Certo, finché nessuno si premura di avvisare quei ragazzi che stanno maneggiando una bomba ben più devastante di una “canna”, non si può sperare di uscirne.
Il problema esiste ed è diffuso. Certo, finché nessuno si premura di avvisare quei ragazzi che stanno maneggiando una bomba ben più devastante di una “canna”, non si può sperare di uscirne. Poi, lo “sballo” è questione politico-culturale che ha la sua “fabbrica” nei consumi e nella crescente febbre di uscire per quanto si può da un presente grigissimo e compresso.
Va capito, conviene offrire alternative alle vie autolesioniste, le serate dei centro-città vanno animate, c’è bisogno che qualcosa accada in quelle piazze e dia un senso alla lucidità piuttosto che al suo tramonto. C’è bisogno di una nuova cultura per impostare risposte non rabberciate, non ripiegate sul divieto, non sdraiate sulla consumistica autosufficienza della repressione.
Il Movimento Cinque Stelle è al governo della città, soffia un vento nuovo che spazza le miserie del passato e mostrerà a tutti come un’altra vita sia possibile: è il momento di ungere la realtà con quest’olio benedetto.
Pizzarotti ha detto “vietiamo”, questa è la via creativa, sapendo che avrebbe semplicemente spostato le truppe della movida da un incrocio all’altro, che i ragazzi si sarebbero pippati l’alcol prima di arrivare a destinazione oppure dietro l’angoloD. Ha spento un pezzo di città e ne ha acceso un altro. Non ci ha pensato troppo su, ha proceduto per intuito folgorante sostenuto dall’illuminazione del suo Grillo Tulsa-Doom.
Hanno ragione: non sono né di destra né di sinistra, sono oltre, sono geni, di una genialità di cui la destra, che li ha votati sapendo perché, è ghiotta.
Infine, sulla graticola dei blog piagnucolano: perché ci accusate?, lamentano, hanno fatto così anche amministrazioni di centro-sinistra.
Bravi: ma non siete saliti su quel podio promettendo che avreste fatto piazza pulita di quella “feccia”?

parole-povere.comunita.unita.it

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