Un anno dopo, stessi attori, stessa
regia... Questa volta però la freccia indica l'uscita. L'avventura
governativa di Mario Monti si sta per concludere.
Ieri, sabato 8 dicembre, l'annuncio
delle dimissioni, “a condizione che venga approvata la legge di
Stabilità..”. Alla furbesca manovra di Berlusconi ecco arrivare
l'inaspettata risposta del “bocconiano di ferro”. Un gioco sporco non
poteva che finire nello stesso modo in cui era iniziato. Non si illudano
però lor signori, nessuno è fesso! Questa volta non cadremo nella
trappola, e finché avremo voce "spiegheremo" agli italiani le vere
ragioni di questa "storia infinita".
Non utilizzeremo le colpe di Berlusconi
per fare il gioco di tutti (e son tanti!) i partiti del "Palazzo" che in
realtà hanno accolto la sua mossa quasi fosse la manna caduta dal
cielo... Quello che ci interessa è invece far capire che il punto
centrale dal quale è necessario non allontanarsi, è rappresentato dal
fallimento totale delle politiche portate avanti da questo governo. Ma
ritorniamo alle (imminenti) dimissioni di Monti... C'è davvero qualcuno
che crede al fatto che lo stesso Premier abbia "offerto" la sua testa a
Napolitano solo per la sfiducia venutagli dal PDL? Suvvia, non siamo poi
così ingenui... Lo stesso Monti ha fatto i suoi conti, non tardando a
capire la situazione che per due validissime ragioni lo avrebbe poi
portato a questa scelta: da ora in poi il suo lavoro sarebbe stato molto
meno "libero" di quanto non lo fosse stato finora. Gli stessi partiti
che gli hanno giurato "fedeltà fino alla morte" sono infatti da tempo in
campagna elettorale e non avrebbero potuto ingoiare tutto così come
hanno sempre fatto e come Lui avrebbe ancora voluto; specialmente il PD,
che non vuol rimanere imprigionato nell'avventura montiana per poi
pagarne le conseguenze a livello elettorale. L'altra ragione importante
(per Monti) è rappresentata dal fatto che, dimettendosi, non avrebbe
compromesso di fronte agli occhi dell'opinione pubblica, quell'immagine
di "salvatore della patria" che molti a suo tempo gli hanno costruito
attorno, salvo poi rilanciarla nella prossima legislatura in modo da
conquistarsi un posto "al sole". Se guardiamo bene, Berlusconi, pur
resuscitando e recuperando buona parte (forse..) del PDL, non ha messo
in conto quello che poteva tramutarsi in un vero e proprio assist per i
suoi ex "compagni di merende". I ben informati non tacciono a questo
proposito riguardo ad una vera e propria strategia d'uscita concordata
tra i maggiori "azionisti" di questo governo, Monti, Bersani e Casini.
Ma quale atto di responsabilità o atto di dignità?! Smettiamo di
celebrare qualcosa che porta con sé un significato ben diverso. Siamo
di fronte alla sconfitta di un ampio arco di forze politiche
(parlamentari!) che hanno permesso e sostenuto un governo che dopo un
anno di "lavoro" lascia in eredità al Nostro paese una disoccupazione
che è aumentata dal 8,5% al 10,8%; l'inflazione che dal 2,7% è passata
al 3,6%; la voce "consumi" dal 0,1% al -3,2% ed infine il PIL, dal +0,4%
è scattato al -2,4%. Il tutto mentre il debito pubblico è salito al
124% del PIL! Altro che salvatore della patria! Berlusconi in qualità
di precursore di queste politiche non è neppure menzionabile, ma degli
altri cosa dovremo dire? ...E ora dovremo cadere nel solito giochetto de
"l'è tutta colpa del Berlusca"?? I numeri parlano chiaro; così come la
macelleria sociale portata avanti con le riforme del lavoro e delle
pensioni (per non allungare la lista delle altre nefandezze!). Ci
chiediamo dove fossero i partiti che una volta erano all'opposizione,
mentre Monti e il suo governo massacrava il Paese a suon di colpi di
fiducia e di decreti legge(?)... Malgrado questo, si vuol dare al
governo Monti l'opportunità di uscire “dignitosamente”, in modo tale da
renderlo giustificabile e vittima di mosse politiche avverse, quando in
realtà, la sua caduta, camuffata da "dimissioni", altro non è se non una
palese perdita di credibilità che ha poi indirettamente dato
l'opportunità ai suoi stessi sostenitori di "consigliarlo" alla resa. Ma
che bella idea! Con quale legge elettorale si andrà a votare sembra non
interessare più a nessuno. Sembra... anche se così in realtà non è! Il
“porcellum”, adesso che le “quotazioni” di certi partiti sono in rialzo,
non è più oggetto di attenzione. La cabina di regia sarà ancora
affidata a Re Giorgio? Se così fosse, abbiamo già visto i risultati
quali potrebbero essere, e non ci sorprenderemo in qualunque dei casi.
Al contrario mai come oggi è necessaria una vera alternativa. Cambiare si può!
Al contrario mai come oggi è necessaria una vera alternativa. Cambiare si può!
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