Dal mio amico e collega Attilio Bolzoni, uno dei maggiori
esperti di mafia in Italia, ricevo questa mail che volentieri pubblico:
Caro Alessandro,
è molto atipica questa iniziativa dei figli di Bernardo Provenzano. Denunciare qualcuno non è nella tradizione dei figli dei boss. Poi, denunciare un magistrato. Poi ancora, denunciare Antonio Ingroia proprio nel giorno in cui presenta la sua candidatura.
Una delle prime regola di Cosa Nostra è quella di non denunciare mai allo Stato. Nessuno. Neanche i peggiori nemici. E’ il tradimento massimo.
E’ davvero singolare, oggi, che i due ragazzi di Corleone abbiano deciso di inoltrare un esposto in una Procura della Repubblica, un ufficio dello Stato. E’ come il mondo sottosopra.
E’ un “curioso” messaggio che da parte dalla Sicilia e arriva fino a Roma.
Attilio Bolzoni
di Alessandro Giglioli
Caro Alessandro,
è molto atipica questa iniziativa dei figli di Bernardo Provenzano. Denunciare qualcuno non è nella tradizione dei figli dei boss. Poi, denunciare un magistrato. Poi ancora, denunciare Antonio Ingroia proprio nel giorno in cui presenta la sua candidatura.
Una delle prime regola di Cosa Nostra è quella di non denunciare mai allo Stato. Nessuno. Neanche i peggiori nemici. E’ il tradimento massimo.
E’ davvero singolare, oggi, che i due ragazzi di Corleone abbiano deciso di inoltrare un esposto in una Procura della Repubblica, un ufficio dello Stato. E’ come il mondo sottosopra.
E’ un “curioso” messaggio che da parte dalla Sicilia e arriva fino a Roma.
Attilio Bolzoni
di Alessandro Giglioli
In Sicilia i primi " avvertimenti " contro la rivoluzione civile?
Voglio
esprimere la solidarietà e vicinanza, umana e politica a Salvo Grasso ,
compagno di Rifondazione Comunista e dei Giovani Comunisti, Presidente
del Consiglio Comunale di Palagonia, che ha subito ieri una gravissima
intimidazione, vedendosi bruciare la propria automobile durante la
seduta del Consiglio Comunale. Come sapete a Palagonia, in provincia di
Catania Rifondazione Comunista ha vinto le elezioni e il compagno
Marletta è diventato sindaco. Evidentemente le forze mafiose che in
varia natura condizionavano il comune prima delle nostra vittoria
cominciano a farsi sentire. Questo quanto scrive Paolo Ferrero sul suo
profilo facebook per tenere viva l'attenzione su quanto avvenuto in
Sicilia in queste ore. Questa notizia assume un significato ancora più
inquietante se si pensa che proprio oggi i figli figli del boss Bernardo
Provenzano, Angelo e Francesco Paolo, attraverso il loro legale,
l'avvocato Rosalba Di Gregorio, hanno denunciato gli ex procuratori
aggiunti di Palermo Antonio Ingroia e Ignazio De Francisci per
violazione del segreto istruttorio, falso ideologico e omissione d'atti
d'ufficio. La denuncia è stata presentata alla Procura di Caltanissetta.
Una denuncia questa che Attilio Bolzoni, uno dei maggiori esperti di
mafia in Italia, giudica come atipica. Il suo commento riportato nel
blog di Giglioli è da leggere con attenzione "denunciare qualcuno non è
nella tradizione dei figli dei boss. Poi, denunciare un magistrato. Poi
ancora, denunciare Antonio Ingroia proprio nel giorno in cui presenta la
sua candidatura. Una delle prime regola di Cosa Nostra è quella di non
denunciare mai allo Stato. Nessuno. Neanche i peggiori nemici. E’ il
tradimento massimo.E’ davvero singolare, oggi, che i due ragazzi di
Corleone abbiano deciso di inoltrare un esposto in una Procura della
Repubblica, un ufficio dello Stato. E’ come il mondo sottosopra. E’ un
“curioso” messaggio che da parte dalla Sicilia e arriva fino a Roma.
Nessun commento:
Posta un commento
Di la tua