Di
Pietro ha annunciato decisioni importanti all'assemblea nazionale
dell'Idv a Roma. Prima cosa toglierà il suo nome dal simbolo del
partito, seconda cosa dà il via libera alla lista anti-montiana per le
prossime elezioni accogliendo l'invito lanciato giorni fa da Ferrero.
"Toglierò il mio nome dal simbolo. Non vi preoccupate, non vado via, ma
è l'ora della maturità, siamo diventati adulti". Esordisce Tonino per
andare incontro ai tanti che chiedono un cambiamento e meno
personalismi. Poi attacca il Pd: "L'altro giorno ho assistito al massimo
del compromesso. Bersani favorevole all'accordo con i moderati dopo le
elezioni. Ma noi non siamo disposti a piegarci a logiche di poltrona:
non sto dicendo addio all'alleanza con il Pd, ma prendo atto che se
questo è quel che vuole, allora il centrosinistra è estinto". Finalmente
anche Di Pietro ha capito che la foto di Vasto è morta e sepolta e
ha fatto sapere che l'Idv è pronta a presentarsi in Parlamento alle
prossime elezioni politiche con una lista civica che comprenda il
Movimento Arancione di Luigi De Magistris e tutte le componenti della
sinistra anti montiana. Questa la proposta che molti aspettavano. Ma Di
Pietro ha chiarito che esiste anche l'opzione di correre da solo con il
simbolo Idv nel caso in cui il progetto della lista civica non si possa
realizzare. Ma ormai la lista civica è a buon punto, soprattutto perché
retta da un programma di vera alternativa, discusso dal basso nelle 100
assemblee territoriali che si tanno svolgento in contemporanea questo
fine settimana. Dunque, il 22 dicembre, giorno in cui si terrà una nuova
assemblea nazionale del percorso di "cambiare si può", di cui fanno
parte anche Idv, il movimento di De Magistris, Rifondazione Comunista e
altri soggetti, partirà la lista anti-montiana. Non sappiamo come si
chiamerà, che colori avrà, ma sappiamo che sarà l'unica lista di
sinistra alle prossime elezioni.
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