martedì 14 gennaio 2014

Gli anni spezzati di Franco Calamida


L'indecente fiction trasmessa dalla Rai avendo al centro il ruolo del Commissario Calabresi richiede qualcosa di più della sacrosanta indignazione che viene espressa in molti commenti . La verità è stata capovolta, non solo occultata. Quanti , come me , fecero ciò che pensavamo giusto , e lo era , hanno questa memoria : furono gli anni delle generose e straordinarie lotte di operai/e , impiegate/i e studenti . Non furono "gli anni di piombo" , il terrorismo venne dopo . Non furono gli anni della violenza, ma della passione collettiva e della "scalata al cielo" di milioni di giovani ( e non solo) , che nei luoghi di lavoro , di studio, nella società contrastarono l'autoritarismo e il bigottismo , il consumismo , l' egoismo sociale , il grigiore degli imbecilli e l'arroganza di chi comandava .Ovunque. Furono gli anni della solidarietà , del riconoscersi nell'altro , del " partire dagli ultimi" e "nessuno resterà più solo." Delle amicizia profonde e degli amori e delle libertà nei comportamenti sessuali . Ma quali "anni di piombo"? Il solo piombo fu sparato contro i lavoratori , ad Avola e Battipaglia ; la sola violenza fu quella dei manganelli della polizia ed dell' indifferenza dei molti.
La violenza esplose , terribile e assassina il 12 dicembre 1969 . Non prima .Tutto cominciò alle 16 e 20 di quel giorno lì , che segnò tutti i successivi. Fu la violenza che tolse la vita a Pinelli , innocente, non suicida . Di quelle bombe furono vittime anche i lavoratori e gli studenti in lotta, furono vittime i nostri sogni. Gli "scalatori del cielo" vennero colpiti ... ferocemente. Tutto fu più difficile. Regista e attori della fiction dicono " accettiamo le critiche" . Ma le nostre non sono critiche. Sono una denuncia , chiara e netta : l'Ufficio politico della Questura , del quale Calabresi condivise tutte le responsabilità , protesse i colpevoli della strage , i fascisti; depisto' le indagini , nascose tutte le prove; accusò , senza prova alcuna Valpreda e Pinelli . Cioè la sinistra. Fu e resterà per sempre colpevole .Calabresi non fu un "fedele servitore dello Stato " .
Da un lato la destra fascista che mise le bombe ,e i suoi protettori , e gli indifferenti ; dall'altro noi , le speranze , le lotte . E un simbolo , ciò che credo mai avrebbe desiderato , Pinelli .Non opposti estremismi. Regista e attori della fiction hanno "depistato la memoria" . La strage fu di Stato. Tacendolo ha riprodotto un falso . Di nuovo, come allora. Il messaggio che la fiction ( ma non solo la fiction) trasmette ai giovani di oggi , è questo : il 68/69 fu violenza , null'altro che violenza . E che hanno detto , o scritto, storici , intellettuali e politici , del centrosinistra e della sinistra , di questa vicenda ? Con qualche eccezione, nulla. Eppure quegli anni furono gli anni dell'egualitarismo , che distingue la sinistra dalla destra (Norberto Bobbio) . Non solo la Rai li ha rimossi. Eppure vorrei che anche Calabresi , assassinato , con dolore per la sua famiglia , fosse lasciato , dopo tanti anni , riposare in pace. Non per ricerca di "pacificazione", per nulla,(neppure i morti sono tutti eguali , non lo sono nella memoria dei vivi e neppure per Dio , per i credenti) . Ma ben ricordo che anche quell'omicidio ricadde sulla tenuta delle lotte . Non fu "la vendetta del proletariato" . Riposi in pace . Non per dimenticare , anzi , ma per poter dire : mai più violenza . E restituire a quegli anni il loro senso più profondo : milioni e milioni di donne e uomini , non singoli personaggi , dissero : " La politica non è cosa di lorsignori" . Per farci tacere usarono le bombe .

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