L'indecente fiction trasmessa dalla Rai avendo al centro il ruolo del
Commissario Calabresi richiede qualcosa di più della sacrosanta
indignazione che viene espressa in molti commenti . La verità è stata
capovolta, non solo occultata. Quanti , come me , fecero ciò che
pensavamo giusto , e lo era , hanno questa memoria : furono gli anni
delle generose e straordinarie lotte di operai/e , impiegate/i e
studenti . Non furono "gli anni di piombo" , il terrorismo venne dopo .
Non furono gli anni della violenza, ma della passione collettiva e della
"scalata al cielo" di milioni di giovani ( e non solo) , che nei luoghi
di lavoro , di studio, nella società contrastarono l'autoritarismo e il
bigottismo , il consumismo , l' egoismo sociale , il grigiore degli
imbecilli e l'arroganza di chi comandava .Ovunque. Furono gli anni della
solidarietà , del riconoscersi nell'altro , del " partire dagli ultimi"
e "nessuno resterà più solo." Delle amicizia profonde e degli amori e
delle libertà nei comportamenti sessuali . Ma quali "anni di piombo"? Il
solo piombo fu sparato contro i lavoratori , ad Avola e Battipaglia ;
la sola violenza fu quella dei manganelli della polizia ed dell'
indifferenza dei molti.
La violenza esplose , terribile e assassina il 12
dicembre 1969 . Non prima .Tutto cominciò alle 16 e 20 di quel giorno lì
, che segnò tutti i successivi. Fu la violenza che tolse la vita a
Pinelli , innocente, non suicida . Di quelle bombe furono vittime anche i
lavoratori e gli studenti in lotta, furono vittime i nostri sogni. Gli
"scalatori del cielo" vennero colpiti ... ferocemente. Tutto fu più
difficile. Regista e attori della fiction dicono " accettiamo le
critiche" . Ma le nostre non sono critiche. Sono una denuncia , chiara e
netta : l'Ufficio politico della Questura , del quale Calabresi
condivise tutte le responsabilità , protesse i colpevoli della strage , i
fascisti; depisto' le indagini , nascose tutte le prove; accusò , senza
prova alcuna Valpreda e Pinelli . Cioè la sinistra. Fu e resterà per
sempre colpevole .Calabresi non fu un "fedele servitore dello Stato " .
Da un lato la destra fascista che mise le bombe ,e i
suoi protettori , e gli indifferenti ; dall'altro noi , le speranze ,
le lotte . E un simbolo , ciò che credo mai avrebbe desiderato , Pinelli
.Non opposti estremismi. Regista e attori della fiction hanno
"depistato la memoria" . La strage fu di Stato. Tacendolo ha riprodotto
un falso . Di nuovo, come allora. Il messaggio che la fiction ( ma non
solo la fiction) trasmette ai giovani di oggi , è questo : il 68/69 fu
violenza , null'altro che violenza . E che hanno detto , o scritto,
storici , intellettuali e politici , del centrosinistra e della sinistra
, di questa vicenda ? Con qualche eccezione, nulla. Eppure quegli anni
furono gli anni dell'egualitarismo , che distingue la sinistra dalla
destra (Norberto Bobbio) . Non solo la Rai li ha rimossi. Eppure vorrei
che anche Calabresi , assassinato , con dolore per la sua famiglia ,
fosse lasciato , dopo tanti anni , riposare in pace. Non per ricerca di
"pacificazione", per nulla,(neppure i morti sono tutti eguali , non lo
sono nella memoria dei vivi e neppure per Dio , per i credenti) . Ma ben
ricordo che anche quell'omicidio ricadde sulla tenuta delle lotte . Non
fu "la vendetta del proletariato" . Riposi in pace . Non per
dimenticare , anzi , ma per poter dire : mai più violenza . E restituire
a quegli anni il loro senso più profondo : milioni e milioni di donne e
uomini , non singoli personaggi , dissero : " La politica non è cosa di
lorsignori" . Per farci tacere usarono le bombe .
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