di Paola De Pin, senatrice Gruppo Azione Partecipazione Popolare
Il trattamento subito dalla Grecia, al cui popolo sono stati imposti inutili e pesantissimi sacrifici, è stato l'episodio più ignobile della recente storia europea. Per giustificare la propria avidità, le classi dirigenti, in particolare quelle tedesche, hanno persino rispolverato accenti razzisti, colpevolizzando i greci ed addebitando laresponsabilità della crisi alla loro supposta indolenza.
Si è così proceduto con una brutalità spaventosa, incuranti sia degli antichi debiti di gratitudine nei confronti della culla della nostra civiltà (in greco sono stati scritti i poemi omerici, i primi trattati scientifici e filosofici, il Vangelo e gli Atti degli Apostoli) sia dei torti più recenti patiti da quello sfortunato paese (per citarne solo uno, tra il 1967 e il 1974, con la complicità della CIA ed il silenzio-assenso delle cancellerie europee, venne imposta al paese una dittatura militare e la Grecia si vide catapultata in un'anacronistica avventura tardo fascista).
E' dunque, in primo luogo, come segno di solidarietà al popolo greco che alle prossime europee voterò per la lista di sinistra che propone Alexis Tsipras quale presidente della Commissione. Questo giovane politico, che ha guidato la lotta del suo popolo contro l'aggressione del capitale finanziario, ha avuto il grande merito di non cadere nel nazionalismo. Tsipras è, in questo momento, il più credibile rappresentante dell'unico europeismo possibile: quello che contrasta le folli politiche austeritarie imposte ai popoli del continente dal neoliberismo.
Vi sono poi altre ragioni, legate alle vicende nazionali, che mi spingono a questa scelta. La sinistra italiana, alla quale, pur con posizioni moderate, sento di appartenere, sta vivendo la crisi peggiore della sua storia. Sia chi si è riconosciuto nel PD, sia chi ha guardato con speranza al M5S, sia chi ha assunto posizioni più radicali si trova ora in un vicolo cieco. E' inutile recriminare sulle cause e i responsabili di una situazione che ha origini lontane. Bisogna solo prendere onestamente atto che il processo sta arrivando al suo epilogo. Né Renzi, né Grillo possono in alcun modo rappresentare i valori della sinistra. Un patrimonio secolare, fatto di molti errori, ma anche di memorabili lotte in difesa dei deboli, rischia di essere definitivamente dissipato. Nessun passo indietro è possibile, perché dietro c'è soltanto il baratro della completa irrilevanza politica.
Non credo che questo sia accettabile. Sulle macerie non si costruisce nulla. Per poter ripartire con nuove idee e nuovi programmi è necessario salvare almeno l'onore. La lista in appoggio a Tsipras offre questa possibilità. In questo senso, il voto per il giovane leader della sinistra greca non sarà comunque un atto di pura testimonianza. E in ogni caso, è più dignitoso essere sconfitti per i propri ideali che ricercare la vittoria mettendosi al servizio di un padre padrone, di un partito azienda o di un politicante dalla lingua sciolta.
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