lunedì 20 gennaio 2014

Lista Tsipras, bene, ma senza veti ed esclusioni a priori

ENTREVISTA DEL LÍDER DE LA IZQUIERDISTA RADICAL SYRIZA EN ATENAS
Siamo felici che si moltiplichino gli appelli perché  anche in Italia ci sia una lista a sostegno della candidatura di Alexsis Tsipras quale prossimo presidente della Commissione Europea. Crediamo che ci sia l’esigenza di dare voce a un’opposizione popolare e di sinistra, non residuale, alle disastrose politiche neoliberiste che ci stanno impoverendo tutte e tutti.
Crediamo che per avere successo sia necessario che non si ripetano le disastrose esperienze della Sinistra Arcobaleno e di Rivoluzione Civile. È importante  che si avvii subito un percorso collettivo e partecipato. 
Purtroppo c’è  già stato qualche pessimo segnale in senso contrario.
In particolare non ci piace vedere come qualcuno, giocando a fare il leader, si stia appropriando del progetto dettando regole e condizioni su chi ci può essere e chi non ci può essere. Nessuno si deve arrogare il diritto di decidere per tutti e tutte noi o di fare liste di proscrizione. Né intellettuali, né giornalisti, né accademici, né politici. Nessuno. Se vogliamo avere successo. 
Vogliamo essere chiari. Non ci piace giocare all’anti-politica, ad inseguire Grillo. Saremmo solo una brutta copia dell’originale. Senza speranza.
Ad esempio, qualcuno ci dovrebbe spiegare perché non possiamo decidere di candidare alcune  delle donne e degli uomini  che in questi ultimi dieci anni hanno svolto con passione e con merito ruoli di rappresentanza politica, mentre sarebbero accettabili professori universitari o giornalisti, quando tutti sappiamo molto bene come funzionano i concorsi accademici in Italia  o come avviene la selezione per diventare intellettuale di punta nei maggiori quotidiani italiani.
Ma non per questo chiediamo l’esclusione di chi ha vinto un concorso universitario o ha scritto un editoriale su un grande giornale negli ultimi dieci anni! E poi perché dieci anni? Era più dignitoso essere stati parlamentari ai tempi di Craxi? 
Non vorremmo che accada di nuovo ciò che è accaduto ad esempio con Rivoluzione Civile. Trovare le scuse e inventare regole per escludere candidate e candidati scelti dalla base, ma invisi a chi si appropria di un progetto collettivo. Tutto ciò porterebbe solo all’ennesima sconfitta. 
Vogliamo evitare che l’occasione che abbiamo davanti, trasformare le elezioni europee nella possibilità di rilanciare anche in Italia una sinistra di opposizione e utile per la vita di tutti, sia sprecata perché qualcuno se ne sta appropriando.
Non crediamo che basta firmare un appello per potersi auto-nominare “Comitato dei Garanti” o “Comitato Promotore” della lista a sostegno di Tsipras. Non ha senso soddisfare l’egocentrismo di qualche intellettuale, con il risultato di una certezza, che tale atteggiamento sia prodromico all’ennesimo disastro elettorale. Vogliamo costruire un progetto che parli a milioni di donne e uomini non a una ristretta minoranza. Quindi chiediamo a chi sta costruendo un progetto tutto autoreferenziale di fermarsi e di ricominciare tutti e tutte insieme. Per favore non bruciate anche questa occasione, abbiamo voluto parlare subito chiaro perché non c’è tempo, anzi per molti aspetti è già tardi, con tutto il rischio che invece di un progetto politico di lungo respiro, questa lista appaia solo come una ennesima ammucchiata elettorale o un espediente dei tanti fallimentari e già provati.
Organizziamo subito assemblee e primarie di massa per scegliere i candidati in ogni circoscrizione. Sarebbe un segnale forte, ben più visibile di appelli che girano sempre tra le stesse persone o in circoli ristretti.  
Tutti e tutte sono candidabili. Unico vincolo; non aver sostenuto in passato politiche neoliberiste e impegnarsi, in caso di elezione, ad iscriversi al Gruppo del GUE, il gruppo unitario della sinistra antiliberista e antimperialista in Europa. Con un ordine in lista in base al risultato delle primarie, tanto per evitare di litigare e perdere altro tempo.
Davide Rossi
direttore Centro Studi “Anna Seghers”

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