martedì 2 dicembre 2014

CUBA...

2 dicembre 1956 ottanta uomini, guidati da Fidel Castro, sbarcarono a Cuba: fu l’inizio della rivoluzione.  
2 anni dopo, la notte di capodanno del 1959 il fantoccio degli USA Batista, si dette alla fuga trafugando denaro delle riserve nazionali; l'8 gennaio Fidel Castro e i barbudos entrarono trionfanti all'Avana. Gli USA reagirono nell’aprile del 1961: il presidente John Kennedy appoggiò uno sbarco armato degli esuli cubani sulle coste della Baia dei Porci per cercare di organizzare la controrivoluzione. Il fallimento fu totale perchè tutta la popolazione cubana si strinse intorno al Comitato Rivoluzionario e diede una sonora lezione.
Non soddisfatti, il 25 aprile 1961 gli Stati Uniti decretarono un embargo totale verso Cuba, embargo operativo ancora oggi.
Per questo motivo, oggi esistono contraddizioni economiche e politiche che hanno lasciato un segno indelebile per la crescita del Paese. Alle volte, in maniera superficiale, la sinistra e non solo, si è divisa e si divide nel giudicare questa esperienza di società socialista. Ma al di là dei giudizi che ognuno di noi si è fatto su Cuba, dopo averla studiata o solo visitata turisticamente, una cosa è evidente e direi sacrosanta, leggendo le statistiche dell’Unesco che riguardano la sanità e l'educazione scolastica.
A Cuba l'analfabetismo è dello 0.2% mentre quello dell'America Lat. è dell’11.7 %.
Il tasso di mortalità infantile è del 6.2 per mille e in America Latina del 32 per mille.
La speranza di vita alla nascita è di 76.5 anni a Cuba e di 70 anni in America Latina.
Il tasso di educazione elementare a Cuba è del 100 % e in America Lat. del 92 %.
Quello della scuola media è a Cuba del 99.7 % e in America Latina del 52 %.
Mentre il 100 % dei bambini a Cuba va a scuola come in un collegio (insegnamento, vitto e studio), solo il 76 % dei bambini latinoamericani ottiene questo.
Cuba è oggi il paese con maggiore numero di medici per abitante. E ha in prospettiva un programma per assistere e guarire gratuitamente, nei prossimi anni, sei milioni di latinoamericani con problemi visivi. Per chi è stato a Cuba, avrà notato che nel tragitto dall'aeroporto dell'Avana al centro della città c’è uno striscione con il ritratto di una bambina sorridente e si legge: “Questa notte 200 milioni di bambini dormiranno per strada nel mondo. Nessuno di loro è cubano”.
2 dicembre1956 - 2 dicembre 2014; Viva Cuba!

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