lunedì 20 aprile 2015

La sorda Europa —  Tommaso Di Francesco, Il Manifesto



Fug­gi­vano da guerra e mise­ria anche i 700 dispe­rati dei quali non si ha noti­zia e  ancora tanti sono i dispersi in mare, solo 49 risul­tano in salvo. Non c’è biso­gno che lo dica il Vati­cano che fug­gi­vano da guerra e mise­ria per averne una con­ferma. Guar­date la geo­gra­fia dei luo­ghi da dove, ogni santo giorno, arri­vano in fuga: Nige­ria, Mali, Niger, Siria, Soma­lia, Libia, Egitto,  Iraq…ecc. ecc. Non c’è una sola realtà che non veda la costante povertà della quale siamo respon­sa­bili – per favore qual­cuno veda come abbiamo ridotto il Delta del Niger, una regione grande come l’Italia in Nige­ria, “gra­zie” ai nostri pozzi petro­li­feri e a quelli delle altre mul­ti­na­zio­nali del petro­lio. Una fogna di bitumi che hanno deva­stato l’ambiente, rima­sto sem­pli­ce­mente senza acqua.
Ma que­sto è poco. Ognuno di quei paesi è in preda certo alle scel­le­rate avan­zate dell’Isis, ma gra­zie al ter­reno fer­tile di mace­rie che abbiamo pro­vo­cato con le nostre guerre. E’ stata la Nato a tra­sfor­mare la Libia, il paese con il red­dito più alto dell’Africa, in un cumulo di rovine senza isti­tu­zioni rap­pre­sen­ta­tive con tre governi che si com­bat­tono e ora sicuro san­tua­rio dello jiha­di­smo estremo per tutto il Medio Oriente.
O vogliamo par­lare delle magni­fi­che sorti e pro­gres­sive dello sce­na­rio somalo? Senza dimen­ti­care l’uso occi­den­tale stru­men­tale dei jiha­di­sti in chiave anti-Assad per poi sco­prire che così facendo hanno preso piede in due terzi dell’Iraq, paese dove l’occupazione mili­tare sta­tu­ni­tense — come rico­no­sce lo stesso Obama – ha per­messo alla fine l’avvento e le stragi degli ultimi radi­ca­li­smi isla­mi­sti dello Stato islamico.
Fug­gono da que­ste guerre e da que­sta mise­ria. Noi siamo per­lo­meno co-responsabili. E invece l’Unione euro­pea dichiara che “non può fare nulla”, annun­ciano gli alti fun­zio­nari dell’immigrazione Ue. E invece, come scri­vono ormai per­fino i gior­nali tede­schi, sarebbe dove­roso, urgente e ripa­ra­to­rio avviare subito una mis­sione di Mare nostrum sta­volta europea.
Quando c’era Mare Nostrum il numero delle vit­time è calato improv­vi­sa­mente. Sem­pli­ce­mente li soc­cor­re­vamo: è quello che dob­biamo fare anche adesso.
Ma chi paga? E’ sem­pre dai gior­nali tede­schi che arriva il sug­ge­ri­mento: il pros­simo ver­tice del G7 costerà milioni ai paesi euro­pei. Basta pre­miare il nefa­sto ceto polico con­ti­nen­tale con alber­ghi a 6 stelle e con pranzi raf­fi­nati. Impe­gniamo quei soldi per una mis­sione navale che soc­corra e salvi i migranti, subito.
E’ tempo di fare spen­ding review in que­sta Unione euro­pea che se non trova ragioni per esi­stere nem­meno per que­sta tra­ge­dia, è meglio che chiuda i bat­tenti. Toc­cherà a noi che siamo inter­na­zio­na­li­sti e per que­sto euro­pei­sti con­vinti, rifon­darne un’altra soli­dale ed eguale.
Quanto allo squalo Sal­vini, pro­pone un blocco navale mili­tare — di 150 navi da guerra – per impe­dire che i dispe­rati arri­vino. Come se non fosse mai acca­duto: qual­cuno si ricorda del mas­sa­cro della Kater I Rades con 100 alba­nesi, donne, bambi e vec­chi, spe­ro­nata da una nave mili­tare ita­liana nel 1997? E aggiunge lo sciacallo-squalo che ci vogliono tanti campi di con­cen­tra­mento in Africa per deci­dere  lì “chi è dav­vero clan­de­stino e chi ha biso­gno d’aiuto”.
Tutti loro hanno biso­gno d’aiuto. Noi non abbiamo certo biso­gno del raz­zi­smo e dell’odio di Sal­vini. Il fascio-leghista pro­mette che andrà a Palermo e si met­terà su un gom­mone. Così lo vediamo che se ne va…su un gommone.

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