lunedì 14 dicembre 2015

Umbra Acque: come socializzare le perdite e privatizzare i profitti

di Gianluca Graciolini
 
“Addebiti/Accrediti diversi ….. CA12 Partite preg.ante 2012 Del. 6-9/15 Atil-2 – Mc 166 x Euro/Mc 0,1704 in Rate 6.”
No, non è una formula magica di qualche stregone, non è un’astrusa formula matematica per analisti, non è una formula di microeconomia ad uso dei marginalisti di scuola bocconiana, ma è l'oscura dicitura in caratteri minuscoli riportata nel retro della fattura di Umbra Acque, la società pubblico-privata per la gestione del servizio idrico integrato.
In ragione di questa voce, la bolletta di Umbra Acque viene caricata di ulteriori addebiti, da pagare in 6 comode rate, senza che un comune cittadino possa comprendere il perchè.
Lo spieghiamo: le partite pregresse ante 2012 corrispondono a debiti milionari contratti dalla società prima del 2012. Con una deliberazione unanime della Conferenza dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Integrato (Del. 6-9/15 Atil-2) si è deciso di ripianare questi debiti spalmandoli nelle bollette delle centinaia di migliaia di utenti di Umbra Acque: ovvero a piè di lista nei bilanci familiari dei cittadini umbri.
Ben lungi dall’aver onorato la vittoria referendaria del 2011 con cui gli italiani pensavano di aver soppresso la cosiddetta remunerazione del capitale investito (la garanzia pubblica e sociale per i profitti dei soci privati) che si continua a caricare nei tariffari e nelle bollette, Umbra Acque, con il beneplacito dei nostri zelanti primi cittadini, l’ha pensata davvero giusta.
Finanza creativa? Piccole truffe quotidiane? Una volta si chiamava così: socializzazione delle perdite, privatizzazione dei profitti. Facile la vita così, vero? Oggi lo è ancora è di più.

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