Il 15 ottobre sarà una data importante che forse scriverà una pagina
nei libri di storia. Per la prima volta il mondo intero si mobiliterà in
ogni grande piazza di ogni nazione per pretendere un cambiamento
radicale dell’attuale sistema economico, politico e sociale, basato
sullo sfruttamento dell’individuo e delle risorse. Un sistema che
annienta popoli interi in nome del profitto di pochi potenti: la finanza
speculatrice, le banche, le multinazionali, i governanti corrotti,
unite da tempo in un meccanismo di arricchimento sulle spalle di persone
oneste che non vedono più nel loro futuro un lavoro stabile,
un’istruzione adeguata, una sanità pubblica funzionante, la possibilità
di una casa propria, di una famiglia, una pensione sicura, in poche
parole di UNA VITA DEGNA DI ESSERE VISSUTA.
E non è nostra la colpa. I nostri governanti ci imbottiscono la testa
di balle colossali sulla crisi, dobbiamo pagare più tasse, dobbiamo
lavorare di più, perché solo così possiamo risollevarci e far ripartire
l’economia. TOTALMENTE FALSO. La crisi non è nostra, la crisi è stata
provocata dalla speculazione finanziaria delle banche e dai governanti
corrotti che l’hanno permessa e avallata. E NON SAREMO NOI A PAGARLA.
Non ci interessa andare contro un governo o una singola fazione
politica, non c’interessa andare esclusivamente contro i privilegi della
casta parlamentare, sarebbe inutile e riduttivo. Sappiamo benissimo che
chiunque sia stato al governo (destra o sinistra) o lo sarà in futuro,
non starà mai dalla parte del popolo, nessuno ha mai ascoltato i nostri
bisogni, e in questo sistema mai nessuno lo farà.
NOI VOGLIAMO DI PIU’.
Non una semplice riforma ma un radicale cambiamento del sistema
economico e politico. Vogliamo una reale democrazia, basata sulla
partecipazione popolare in forma assembleare, dove tutti siano allo
stesso livello, senza rappresentanti o leader che decidano per gli
altri. Vogliamo che non siano più le banche o i loro politici marionette
a decidere per noi. Ogni singola persona deve tornare protagonista della propria vita, senza nessuna delega.
Vogliamo che in ogni città, quartiere e paese nascano assemblee
popolari che decidano cosa sia realmente meglio per il loro benessere.
Come è possibile fare una cosa del genere?
Da vari mesi a questa parte in varie parti del mondo si sta
assistendo ad un continuo ed inesorabile “risveglio” di interi popoli,
che non sono più disposti a subire le ingiustizie e gli egoismi dei
propri governi. Prima in Iran, poi in Tunisia, Algeria, Egitto, Marocco,
Siria, Bahrein, e quindi in Europa, Islanda, Spagna, Grecia, e ora
Israele. I popoli si sono organizzati, spesso tramite la rete, e sono
scesi in piazza chiedendo rispetto prima come esseri umani, poi come
cittadini, chiedendo che la democrazia tanto vantata o aspirata si
concretizzasse in una reale partecipazione del popolo alle decisioni del
governo.
Sotto la spinta del movimento di cambiamento sociale nato questo 15
Maggio in Spagna, gli Indignati di molti paesi hanno deciso di
organizzarsi per porre le basi, prima nel proprio paese e poi
globalmente, di una nuova forma di protesta sociale basata su una forma
assembleare inclusiva e democratica, con l’obiettivo di svegliare le
coscienze dei popoli e di creare una forte base sociale, unita,
apartitica e non violenta, che senta come necessità l’esigenza di un
cambiamento profondo, che avvenga prima interiormente in ciascuno di noi
e poi concretamente nella società.
Da
molti mesi vengono sperimentate in molte città europee, nord africane e
non solo, assemblee pubbliche dove le persone si confrontano sui loro
problemi e bisogni reali, lavorando insieme per elaborare soluzioni
adeguate e popolari nel rispetto di ogni singola voce e minoranza. Si
sta sperimentando una reale forma di democrazia diretta in continua
evoluzione, che non sappiamo esattamente dove ci porterà, ma sappiamo
che sarà fondamentale per un cambiamento globale che ormai non è più
procrastinabile.
Il 15 Ottobre (15.O) in tutte le
principali città d’Europa e del mondo scenderemo in strada per esprimere
la nostra indignazione nel pagare una crisi economica causata
dall’avidità. Rivendicheremo a voce alta il nostro diritto a vivere una
vita degna, in un mondo in cui il valore dell’essere umano sia messo
sopra quello del denaro ed in cui vengano rispettati i bisogni basilari
di ogni individuo: lavoro, casa, istruzione, cure mediche.
Per questo vi invitiamo ad unirvi a questa lotta pacifica, diffondendo il messaggio che uniti possiamo cambiare questa intollerabile situazione. E’ ora di svegliarci e ricostruire la realtà in cui vogliamo vivere.
Per questo vi invitiamo ad unirvi a questa lotta pacifica, diffondendo il messaggio che uniti possiamo cambiare questa intollerabile situazione. E’ ora di svegliarci e ricostruire la realtà in cui vogliamo vivere.
FONTE:RETEDEICITTADINI
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