Il 12 settembre parte il nuovo piano di applicazione regionale dei
ticket sanitari in base alle fasce di reddito. Per i redditi fino a 36mila euro
c'e' l'esenzione totale. I dettagli del piano studiato dalla Regione Umbria
sono stati illustrati questa mattina a Perugia dall'assessore regionale alla
Sanita', Franco Tomassoni, e dal direttore regionale Emilio Duca, che dirige la Direzione Salute,
coesione sociale e societa' della conoscenza.
Come detto, la manovra (ticket sui farmaci e quota fissa sulle
ricette per la specialistica ambulatoriale) partira' il 12 settembre prossimo.
Quella umbra, simile alle proposte presentate da Toscana ed Emilia Romagna, e'
caratterizzata da una diversa rimodulazione del ticket facendo pagare chi ha
piu' reddito, secondo quindi le capacita' fiscali delle singole categorie. Ad
essere gia' stato applicato, dal 29 agosto scorso, e' invece l'adeguamento
tariffario.
''L'Umbria - ha ricordato l'assessore Tomassoni - era ancora una
delle poche regioni a non aver ritoccato alcune prestazioni nel passaggio dalla
lira all'euro''. Tomassoni, viste ''le polemiche di questi giorni e le false
interpretazioni - ha detto - che sono state date alla manovra dei ticket'', ha
subito chiarito alcune questioni:
''Il ticket non e' regionale, in quanto la Regione non ha scelto di imporlo ai cittadini per sua volonta'. Neanche con minore spesa sanitaria si poteva quindi pensare di eliminarlo. Dopo che e' venuta a mancare la copertura finanziaria del Governo, copertura che in questi anni ha sostituito la compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria, stabilita secondo una legge del 2007, si deve ora rispettare questo provvedimento''.
''Il ticket non e' regionale, in quanto la Regione non ha scelto di imporlo ai cittadini per sua volonta'. Neanche con minore spesa sanitaria si poteva quindi pensare di eliminarlo. Dopo che e' venuta a mancare la copertura finanziaria del Governo, copertura che in questi anni ha sostituito la compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria, stabilita secondo una legge del 2007, si deve ora rispettare questo provvedimento''.
''Insieme ad altre regioni - ha aggiunto - ci siamo pero' dichiarati
contrari all'imposizione del ticket cosi' come proposto a 10 euro fissi a
ricetta''. Ecco allora il diverso piano dell'Umbria sui ticket, che e' stato
approvato in Giunta, ma che deve ancora essere concertato con i ministeri delle
Finanze e della Sanita', i quali devono ancora verificare stime e proiezioni
presentate dalla Regione. ''La partita e' quindi aperta, anche se la nostra
delibera e' immediatamente esecutiva'', ha sottolineato ancora Tomassoni.
A spiegare gli aspetti tecnici della rimodulazione, divisa in
''farmaceutica'' e ''specialistica ambulatoriale'', e' stato Emilio Duca:
''Abbiamo creato - ha affermato - le fasce di reddito secondo criteri di determinazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) per rendere piu' equa possibile la distribuzione del ticket, che ora e' diventato un miniticket, mentre i cittadini esenti a qualunque titolo continueranno a non pagare nulla''. Per i farmaci ci sara' quindi il pagamento di un ticket per confezione differenziato per fasce di reddito familiare: fino a 36mila euro c'e' l'esenzione totale; dai 36mila ai 70mila l'importo da pagare sara' di 1 euro al pezzo, fino ad un massimo di 2 euro per ricetta; dai 70mila ai 100mila, 2 euro fino a 4 euro; oltre a 100mila, 3 euro fino a 6 euro.
''Abbiamo creato - ha affermato - le fasce di reddito secondo criteri di determinazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) per rendere piu' equa possibile la distribuzione del ticket, che ora e' diventato un miniticket, mentre i cittadini esenti a qualunque titolo continueranno a non pagare nulla''. Per i farmaci ci sara' quindi il pagamento di un ticket per confezione differenziato per fasce di reddito familiare: fino a 36mila euro c'e' l'esenzione totale; dai 36mila ai 70mila l'importo da pagare sara' di 1 euro al pezzo, fino ad un massimo di 2 euro per ricetta; dai 70mila ai 100mila, 2 euro fino a 4 euro; oltre a 100mila, 3 euro fino a 6 euro.
Per le prestazioni di specialistica ambulatoriale verra' invece introdotta una quota fissa
sulle ricette che hanno un valore superiore a 10 euro (escluso la Tac e la Risonanza): c'e' ancora
esenzione totale per la prima fascia di reddito sotto il 36mila; dai 36mila ai
70mila il ticket sara' di 5 euro, e a seguire per le altre due categorie di 10
euro e di 15 euro.
Infine, la quota fissa per le ricette di Tac e Risonanza sara' sempre di 0 euro per la prima fascia,
e di 10, 24 e 34 euro per le altre.
''Un piano di rimodulazione di questo tipo - ha dichiarato
Tomassoni - e' certamente piu' complesso di un ticket unico a prescindere''.
L'assessore regionale ha quindi affermato che ''si sistemeranno in corsa
eventuali problematiche e disagi per i cittadini''.
da www.umbrialeft.it
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