venerdì 23 settembre 2011

La piattaforma della Fiom: Rinnovo triennale democratico e partecipato, nessuna deroga al contratto, aumento di 206 euro, cancellare art. 8 manovra

La relazione di Landini all'assemblea nazionale: "Rinnovo triennale basato su democrazia e partecipazione. Nessuna deroga al contratto, il secondo livello resti integrativo". Chiesti 206 euro di aumento. Sulla manovra: "Cancellare l'art.8 con ogni mezzo"
di rassegna.it
"La riconquista di un contratto nazionale unico ed unitario per tutti i metalmeccanici, con una piattaforma che sia coerente con le lotte e le rivendicazioni di questo ultimo anno, sono l’obiettivo prioritario della Fiom". Con queste parole il segretario generale dei metalmeccanici della Cgil, Maurizio Landini, oggi (22 settembre) ha iniziato a illustrare la sua proposta di piattaforma all’Assemblea nazionale della Fiom in corso a Cervia.
"Sappiamo di partire in salita - prosegue -, con alle spalle un contratto nazionale separato, con una legge che estende il modello Fiat a tutte le imprese del nostro Paese e con un piano volto a cancellare i diritti. Proprio per questo vogliamo proporre una piattaforma non ordinaria e che sia credibile".
"Per prima cosa proponiamo a Fim, Uilm, Federmeccanica, Unionmeccanica e Cooperative un confronto sulle regole di approvazione di un contratto, che confermino il ruolo delle Rsu, e sulla certificazione della rappresentanza delle organizzazioni sindacali. Si tratta di un punto che non viene affrontato né dall’Accordo del 28 giugno – che continuiamo a non condividere anche per questo motivo - né dall’articolo 8 della Finanziaria".
"La Fiom non ha mai firmato e non firmerà mai accordi che tengano fuori le altre organizzazioni sindacali o che facciano licenziare altri lavoratori. Ma è insufficiente l’impegno che Fim e Uilm sembrano voler assumere rispetto a questo argomento. Anche perché rimane nostra convinzione che l’articolo 8 non debba essere modificato o emendato, ma stralciato perché i diritti sono dei lavoratori e non di proprietà delle organizzazioni sindacali. E a tal fine pensiamo che si debbano usare tutti gli strumenti disponibili per cancellarlo, compreso il referendum".
"La piattaforma che propongo all’Assemblea – e che sarà sottoposta al referendum tra i lavoratori – deve escludere le deroghe e prevedere un secondo livello di natura integrativa e gestionale. Deve avere durata triennale e deve affrontare il nodo della riunificazione dei processi produttivi, la riduzione della precarietà, per evitare che la competizione sia scaricata sulle condizioni dei lavoratori". Questo un altro passaggio dell'intervento di Landini.
"Proponiamo inoltre - ha proseguito il segretario - una partecipazione negoziata che preveda una fase di confronto tra azienda e sindacato su piano industriale, crisi e prospettive occupazionali. Durante questa fase sia l’azienda che i sindacati si devono impegnare a non attuare iniziative unilaterali".
Riguardo alla questione salariale, la richiesta economica è di 206 euro di aumento per il triennio e la rivalutazione dell’elemento perequativo per i lavoratori non coperti da contrattazione di secondo livello.
Sottolineando l’importanza della presenza del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, all’Assemblea nazionale, Landini ha concluso spiegando che la lotta per la riconquista del contratto nazionale di lavoro è una battaglia comune di tutta la Cgil e non riguarda solamente i lavoratori metalmeccanici del nostro paese.

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