Molte
compagne e molti compagni mi hanno deluso in 23 anni di “vita
politica”. Io anche avrò certamente deluso molti. Non me ne pento. Tutto
fa parte di una storia singola e collettiva che ognuno di noi vive. Suo
malgrado.
Di errori ne commettiamo tutte e tutti.
Ma c’è un genere di comunisti che non posso tollerare e che non considero comunisti: sono gli opportunisti. Sono quelli che per garantirsi una vita tranquilla e qualche foto sui giornali o qualche prebenda sono pronti a tradire non tanto il Partito ma l’idea che hanno detto di voler abbracciare, seguire e condurre avanti insieme.
Questi non sono comunisti, ma solo inseguitori della più bassa opportunità.
E quindi della più alta occasione di voler essere “qualcuno” nella marea di grigiore che l’idiozia ci regala ogni giorno quando scegliamo di non essere più “gli ultimi”, ma di provare a diventare “i primi”.
Di errori ne commettiamo tutte e tutti.
Ma c’è un genere di comunisti che non posso tollerare e che non considero comunisti: sono gli opportunisti. Sono quelli che per garantirsi una vita tranquilla e qualche foto sui giornali o qualche prebenda sono pronti a tradire non tanto il Partito ma l’idea che hanno detto di voler abbracciare, seguire e condurre avanti insieme.
Questi non sono comunisti, ma solo inseguitori della più bassa opportunità.
E quindi della più alta occasione di voler essere “qualcuno” nella marea di grigiore che l’idiozia ci regala ogni giorno quando scegliamo di non essere più “gli ultimi”, ma di provare a diventare “i primi”.
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