Garantisti fino in fondo, ma… Quando a seguito di un’inchiesta
giudiziaria si viene a sapere che il figlio del ministro dei Lavori
Pubblici, Maurizio Lupi, è stato assunto da neolaureato presso
un’azienda che ha rapporti privilegiati col ministero, e il cui titolare
Stefano Perotti per giunta viene arrestato con l’accusa di irregolarità
negli appalti, c’è una sola cosa da fare. Per il bene del figlio. Per
il bene del governo. E anche per potersi difendere senza condizionamenti
determinati dalla funzione svolta, il ministro in questione dovrebbe
rassegnare le dimissioni. Mi auguro che, se non ci ha pensato già lui,
qualcuno da Palazzo Chigi lo solleciti in tal senso.
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