lunedì 16 marzo 2015

Quando il figlio del ministro lavora per l’imprenditore amico arrestato, è il caso che il ministro cambi aria di Gad Lerner



Garantisti fino in fondo, ma… Quando a seguito di un’inchiesta giudiziaria si viene a sapere che il figlio del ministro dei Lavori Pubblici, Maurizio Lupi, è stato assunto da neolaureato presso un’azienda che ha rapporti privilegiati col ministero, e il cui titolare Stefano Perotti per giunta viene arrestato con l’accusa di irregolarità negli appalti, c’è una sola cosa da fare. Per il bene del figlio. Per il bene del governo. E anche per potersi difendere senza condizionamenti determinati dalla funzione svolta, il ministro in questione dovrebbe rassegnare le dimissioni. Mi auguro che, se non ci ha pensato già lui, qualcuno da Palazzo Chigi lo solleciti in tal senso.

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