Adusbef e Federconsumatori denunciano l'incremento del 23,7% delle tariffe, in controtendenza con il calo dei prezzi del metano sul mercato internazionale (-20% in due anni). L’Authority: "Da aprile gli italiani pagheranno meno risparmiando circa 90 euro in un anno"
I prezzi del metano scendono, ma le bollette aumentano a vista d’occhio. Secondo quanto denunciano Adusbef e Federconsumatori in due anni le tariffe del gas sono cresciute del 23,7%, mentre i costi del metano
sul mercato internazionale nello stesso periodo sono diminuiti del 20
per cento. Forse anche perché, sottolineano le associazioni dei
consumatori, solo il 37,4% della bolletta riguarda la materia prima,
mentre il 62,6% è riferito a oneri di altro tipo (distribuzione,
trasporto, assicurazioni etc). Da qui la richiesta di un blocco totale biennale di prezzi e tariffe “per contribuire a uscire dalla recessione”.
Non solo. Le due associazioni accusano direttamente l’Autorità per l’Energia, che è l’organismo pubblico al quale è affidata la definizione delle tariffe per il mercato vincolato,
vale a dire la grande maggioranza delle famiglie. Secondo Adusbef e
Federconsumatori, infatti, “le Autorità indipendenti, istituite per
legge con la finalità di tutelare interessi di particolare rilevanza,
quali i servizi diffusi di pubblica utilità, come il gas e l’energia,
invece di salvaguardare anche i diritti e gli interessi dei consumatori e
delle famiglie, si fanno influenzare da monopoli e oligopoli, assecondando i loro esclusivi desiderata”.
Le due associazioni ricordano quindi che i rincari che hanno inciso sulle bollette di 26 milioni di famiglie e quattro milioni di piccole e medie imprese, corrispondono a più di 4 volte l’inflazione, e “hanno generato una perdita del potere di acquisto ad esclusivo vantaggio dei gestori”. Infatti “tra costi occulti
delle bollette del gas, incrementi, Iva, accise, addizionali ed altre
varie voci, i consumatori sono costretti a pagare perfino un’assicurazione aggiuntiva che ammonta a 800 milioni di euro per salvaguardare i contratti delle imprese, che continuano a tenere occultati i costi reali pagati all’ingrosso”.
Prendendo in esame una bolletta tipo,
analizzandone tutte le voci di spesa, Federconsumatori e Adusbef
concludono che nel biennio la fattura ha subito un rincaro pari a 44
euro nel 2011 e 32 euro nel 2012, per un aggravio di 76 euro per ognuna
delle famiglie e oneri complessivi di 2,4 miliardi di euro. Al
contrario, “con un’Authority meno dipendente dagli interessi dei gestori, doveva diminuire di 23 euro nel 2011 e di 18 nel 2012, con un risparmio di 41 euro a famiglia”.
Pronta la risposta dell’Autorità secondo la quale che già da aprile le bollette del gas inizieranno a diminuire
per effetto dei nuovi meccanismi di aggiornamento, che verranno
introdotti. La stessa Authority informa che “il decremento complessivo
sarà del 6-7%, con un risparmio di circa 90 euro
su base annua”. Il nuovo meccanismo dovrebbe consentire un’azione
“molto incisiva a beneficio di famiglie e piccoli consumatori,
proseguendo nel percorso già avviato dal 2011 per contenere le bollette e
trasferire i benefici derivanti dalla maggiore concorrenza sui mercati
all’ingrosso e dall’avvicinamento dei prezzi italiani a quelli Ue, reso
possibile anche grazie all’istituzione da parte dell’Autorità del
mercato di bilanciamento, in grado di fornire un prezzo ‘spot’ non più
legato a contratti di lungo periodo”.
FONTE: Il Fatto Quotidiano
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