Corso Italia scopre la vocazione da cinghia di trasmissione delle
politiche liberiste e con quella cinghia di trasmissione impicca le
ragioni della sinistra, quella esterna e quella interna. La Cgil sta
svolgendo la propria conferenza di programma ma l'ha incastonata tutta
sulle ambizioni di vittoria del Pd. Unici invitati, nonostante le
proteste delle minoranze interne (Cremaschi prima, Rinaldini, poi)
Vendola, Bersani, Amato e Tabacci. E, per la prima volta, si nega la
parola a chi non è in linea. «La segreteria della Cgil ha rifiutato con
speciose e imbarazzate motivazioni la mia richiesta di intervento alla
conferenza sul programma - spiega Cremaschi, della Rete28Aprile - è la
prima volta da decenni che alle minoranze viene proibito l'intervento ad
una assemblea della Cgil. Fatto oggi ancor più grave perché la linea
politica della iniziativa non è stata neppure votata dal direttivo e
invece viene presentatata senza dare spazio al dissenso. Così una
conferenza nata con una rigida selezione degli interlocutori politici
esterni si sviluppa anche con una selezione nel dibattito interno.
L'aria della campagna elettorale fa davvero male al gruppo dirigente
della Cgil».
Con una lettera aperta al vertice di Corso Italia, un gruppo di iscritti fiorentini rilancia l'appello alla Camusso di aprire la conferenza alla sinistra intera. Il grande escluso, Antonio Ingroia, scrive lui ai partecipanti di quella conferenza per spiegare ciò che avrebbe detto se fosse stato invitato a intervenire. Gianni Rinaldini, portavoce della Cgil che vogliamo, ha protestato per «la mancanza di autonomia» dalla segreteria: «Si sono invitate specifiche forze politiche, rendendo di fatto la Conferenza un’iniziativa di propaganda elettorale»
Con una lettera aperta al vertice di Corso Italia, un gruppo di iscritti fiorentini rilancia l'appello alla Camusso di aprire la conferenza alla sinistra intera. Il grande escluso, Antonio Ingroia, scrive lui ai partecipanti di quella conferenza per spiegare ciò che avrebbe detto se fosse stato invitato a intervenire. Gianni Rinaldini, portavoce della Cgil che vogliamo, ha protestato per «la mancanza di autonomia» dalla segreteria: «Si sono invitate specifiche forze politiche, rendendo di fatto la Conferenza un’iniziativa di propaganda elettorale»
Dalla base Cgil una lettera alla Camusso: «Ingroia deve essere invitato»
«Le Compagne e i compagni iscritti alla
Cgil e riuniti a Firenze alla presentazione del “Piano del Lavoro 2013”
chiedono alla Segreteria Nazionale Confederale che il candidato di
Rivoluzione Civile, sia invitato ufficialmente come gli altri
rappresentanti del centro-sinistra alla Conferenza di Programma della
Cgil che si terrà a Roma il Venerdì 25 e sabato 26 gennaio.
Ritengono infatti che le argomentazioni portate da Nicola Nicolosi membro della segreteria nazionale della Cgil riguardo alla esclusione di Antonio Ingroia candidato alle prossime elezioni politiche, quale invitato alla Conferenza di Programma della Cgil insieme ad altri leaders del centro-sinistra, appaiono pretestuose in quanto eludono il dato politico: l’esclusione di un candidato della sinistra.
Utilizzando aspetti organizzativi e tecnicistici, si nasconde la volontà politica di escludere un candidato che oltre sostenere la linea della Cgil per la ripresa economica del paese, attacca duramente, come ha fatto sempre la Cgil, le politiche economiche del governo Monti-Bersani-Berlusconi.
Riteniamo perciò che un evento importante com’è appunto la Conferenza di Programma della CGIL, debba essere l’occasione per interloquire con tutte quelle forze politiche che si richiamano al mondo del lavoro e che ne valorizzano i contenuti nel prossimo parlamento».
Ritengono infatti che le argomentazioni portate da Nicola Nicolosi membro della segreteria nazionale della Cgil riguardo alla esclusione di Antonio Ingroia candidato alle prossime elezioni politiche, quale invitato alla Conferenza di Programma della Cgil insieme ad altri leaders del centro-sinistra, appaiono pretestuose in quanto eludono il dato politico: l’esclusione di un candidato della sinistra.
Utilizzando aspetti organizzativi e tecnicistici, si nasconde la volontà politica di escludere un candidato che oltre sostenere la linea della Cgil per la ripresa economica del paese, attacca duramente, come ha fatto sempre la Cgil, le politiche economiche del governo Monti-Bersani-Berlusconi.
Riteniamo perciò che un evento importante com’è appunto la Conferenza di Programma della CGIL, debba essere l’occasione per interloquire con tutte quelle forze politiche che si richiamano al mondo del lavoro e che ne valorizzano i contenuti nel prossimo parlamento».
Firmano,
“I compagni della CGIL primi proponent": Riccardo Seghezzi; Sergio Tarchi; Claudio Bicchielli; Annarosa
Picchioni; Gianluca Lacoppola; Anna Nocentini; Giancarlo Rosini; Francesca
Messina; Sergio Canzi; Adriano Bechi; Nicoletta Sbrizzi; Sabatino de Lucia;
Lorenzo Bicchi; Adriana Miniati; Palchetti Fabrizio; Polvani Gianfranco; Carlo
Bartoloni; Mariangela Delogu; Rossella Leone; Lucchi Luisa; Piero Bufano; Roni
Nerini; Pierpaola Viviani; Sandro Malvezzi; John Gilbert; Carlo Piccini;
Malavasi Luciano; Fabiola Bergamini; Adriana Nebbiai; Gabbriella Visigalli;
Simonetta Gambassi; Marcella Perulli; Cristina Giacovia; Stefano
Tatini; Francesca Braschi
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