lunedì 21 gennaio 2013

Presentate le liste di Rivoluzione Civile in Umbria.


Rivoluzione civile UmbriaPERUGIA - Uguaglianza, libertà e democrazia. Questo vogliono i candidati della lista “Rivoluzione Civile”. E lo hanno sottolineato stamattina nella conferenza stampa di presentazione della lista alle prossime elezioni. Tanti i punti all’ordine del giorno. Tante le idee da mettere in pratica per una rivoluzione che parte dal basso. Sono state definite “un vero e proprio miracolo” le liste dei candidati per la Camera e il Senato del progetto politico Rivoluzione Civile con Antonio Ingroia presentate stamattina a Perugia. Questi i nomi dei candidati: alla Camera, dopo Antonio Ingroia e Flavio Lotti, ci sono Carlo Cianetti, Luca Votoni, Alessandra Ruffini, Raffaella Simoncini, Franco Granocchia, Ciro Zeno e Tiziana Fausti; al Senato, dopo Marco Gelmini, ci sono Giuseppe Mascio, Alfredo Andreani, Annina Pellegrino, Raffaele Goretti, Maura Coltorti e Patrizio Dragani
Europa, legalità, ambiente, libertà, lavoro, pace e disarmo. Sono questi alcuni punti cardine del programma presentato oggi a Perugia da Flavio Lotti, candidato alla Camera con “Rivoluzione civile”.
“Cambiare è possibile  – ha detto Lotti – ma non bastano più le denunce, gli appelli e gli auspici e anche per questo voglio continuare il mio impegno politico per costruire un’Italia nonviolenta in un’Europa e in un mondo più giusto, libero e solidale”. Ma vogliono anche un Europa diversa. Senza Fiscal compact che taglia di 47 miliardi l’anno per i prossimi vent’anni la spesa, pesando su lavoratori e sulle fasce deboli, azzerando praticamente i diritti e accentuando la crisi economica.
“Siamo la novità di questa campagna elettorale e siamo l’alternativa vera”,  ha continuato il coordinatore della Tavola della pace, “abbiamo riunito insieme – ha proseguito – tante voci, tante persone che non ne possono più dell’illegalità, della corruzione, del malaffare, della malapolitica, tutta gente che non alza solo la voce ma che vuole cambiare le cose assumendosi delle responsabilità”.
“E se dovessi essere eletto – ha concluso Lotti – metterò parte dei soldi di parlamentare a disposizione della società civile perché dopo tanti anni di impegno nella società civile responsabile ho deciso di andare alla radice del problema per cercare di fare qualcosa in più”.
Marco Gelmini, dirigente di Rifondazione Comunista e capolista al Senato, ha ricordato l’importanza del lavoro e la drammatica situazione di precariato che c’è nel nostro Paese. “Abbiamo consegnato 500mila firme – ha ricordato – per il ripristino dell’articolo 18, per la democrazia nei luoghi di lavoro, un sacrosanto diritto cancellato dal Governo”. L’amministratore del quotidiano di partito Liberazione, ha ricordato che con il progetto di Ingroia viene proposta “una rivoluzione civile per cambiare radicalmente le cose, a partire proprio da noi stessi”.
E sul lavoro è intervenuta anche Raffaella Simoncini, operaia licenziata Euroservice Castiglione del Lago e candidata alla Camera, che ha portato il suo vissuto, le sue esperienze e ha detto basta. Ha ricordato che “solo in Italia e In Francia, in tutta Europa, non esiste il reddito minimo per le disoccupate e i disoccupati, e per questo la mia partecipazione vuole dare voce ad un disagio vero e reale che è quello di chi perde un lavoro e si ritrova privo di prospettive”.

 

 

I nostri candidati: 

 

 

 

Raffaella Simoncini, operaia licenziata Euroservice di Castiglione del Lago - Candidata Camera dei deputati

Raffaella SimonciniCon orgoglio ed un pò di timore,consapevole di non essere cresciuta a pane e polica,ho accettato la mia candidatura nelle liste di RIVOLUZIONE CIVILE INGROIA. La mia partecipazione vuole dare voce ad un disagio vero e reale che è quello di chi perde un lavoro e si ritrova privo di prospettive. La battaglia portata avanti in euroservice deve risuonare ancora una volta perchè ha rappresentato la sconfitta di un intero territorio che non ha saputo tutelare e sostenere il lavoro,un lavoro esclusivamente femminile e che avrebbe dovuto essere un valore aggiunto e non lo è stato.150 donne che hanno perso tutto ,età media 50 anni e che in questa realtà non hanno alcuna occasione di essere ricollocate nel mondo del lavoro.La contradizione di questo governo che ha innalzato l’età pensionabile e che poi ti toglie tutte le condizioni per poter lavorare e sperare di poter arrivarci….alla pensione.Perdere un lavoro oggi è talmente normale che non fà neanche più indignazione.Io sono una donna normale,che ha un mutuo e che deve quotidianamente riuscire a campare,una persona alla quale non interessano i giochini di potere e di poltrone ma che non venendo dalla montagna del sapone sà che comunque ci sono.Sono molto seplice e coerente con la mia storia di lavoratrice,oggi disoccupata e la mia scelta è dovuta semplicemente alla constatazione di ciò che ho intorno.RIVOLUZIONE CIVILE INGROIA per me rappresenta l’unica alternativa alle politiche ed alle pesone che negli anni hanno avuto modo di poter lavorare per questo paese e non hanno fatto.La presenza di persone come me che hanno reale consapevolezza di ciò che significa non avere un lavoro è un segnale forte che deve arrivare alle persone.Io non ho certo la presunzione di essere una politoliga o una statista o tantomeno un economista,sono semplicemente una donna,una mamma che vuole provare a dare la voce a chi non l’ha .VOTATE RIVOLUZIONE CIVILE INGROIA.

Luca Votoni, operaio acciaierie Terni - candidato Camera dei Deputati

Luca VotoniTERNI – La contrarietà di Bersani all’introduzione della patrimoniale è la conferma della deriva tecnocratica e classista dei vertici del Partito Democratico, che porterà la coalizione di centro-sinistra nazionale direttamente tra le braccia di Monti, con cui infatti si sta già preparando il futuro governo.
Non è bastato il pareggio di bilancio in costituzione e il fiscal compact, i cappi al collo con cui l’Europa delle banche farà pagare la crisi al mondo del lavoro per i prossimi vent’anni; non è bastata la riforma delle pensioni, che riduce gli ammortizzatori sociali e innalza l’età pensionabile prima a 67 e poi a 70 anni; non è bastata l’abolizione dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori e il progressivo svuotamento del contratto collettivo nazionale, che negano ai lavoratori diritti e dignità; non sono bastate l’IMU sulla prima casa, l’aumento dell’IVA e delle accise sui carburanti, i tagli alla sanità, al welfare e agli enti locali.
Anche se si affannano a distinguersi tra di loro, le forze che hanno sostenuto il governo Monti si riconoscono su un punto fondamentale; piuttosto che far pagare i ricchi e redistribuire il reddito fra la popolazione, preferiscono continuare a colpire gli operai, gli artigiani, le famiglie, i disoccupati, i pensionati.
Questo quadro desolante rende ancor più evidente la necessità dell’alternativa che ci siamo impegnati a costruire con Rivoluzione Civile, che vuole dare voce e forza a tutti coloro a cui Berlusconi, Monti e Bersani sbattono ancora una volta la porta in faccia.
Tassare le grandi ricchezze per difendere i diritti, il lavoro e la democrazia; Rivoluzione Civile significa appunto questo.

Maura Coltorti, artigiana di Spoleto - candidata senato

maura coltortiIn Umbria Rifondazione Comunista ha deciso di dare un volto e una storia ai propri candidati e per il Senato ha scelto il mio, il volto di un’artigiana che vive la crisi sulla propria pelle. Ho accettato la candidatura con entusiasmo e anche con un po’ di timore, per paura di non essere all’altezza del compito, ma forte di un programma chiaro e alternativo.
Rivoluzione Civile è un progetto, un opportunità che sembrava impensabile fino a pochi mesi fa, la speranza di poter cambiare il Paese. Un polo alternativo, composto dalle forze che in questi anni si sono opposte al governo Berlusconi prima e al Governo Monti poi , che lo hanno fatto nelle piazze , nei presidi , nelle lotte sui territori.
Sono stata presente in quei luoghi per “difendere il lavoro” e mi impegnerò convintamente in questa lista perché vorrei con la mia candidatura dar voce anche a tutti quegli artigiani che come me stanno o sono stati spazzati via dalla crisi. Nella mia città Spoleto , un territorio dove la crisi ha colpito pesantemente oltre alle aziende chiuse e quelle che forse chiuderanno, hanno chiuso i battenti decine di piccole attività commerciali e artigianali, nel silenzio assoluto, nessuna manifestazione né titoli sui giornali. Abbiamo perso migliaia di posti di lavoro, in Italia, migliaia di famiglie sono rimaste senza reddito e abbandonate a se stesse .
Le scelte politiche ed economiche fatte in questi ultimi tempi , quelle del massacro sociale sono state fatte in nome dell’Europa, perché “ce lo chiede l’Europa”, la stessa Europa che considera il reddito minimo garantito un diritto fondamentale per la persona ,per vivere conformemente alla dignità umana.
Per questo mi impegnerò, per il reddito minimo garantito.
Per ricordare che i suicidi di tanti piccoli imprenditori e artigiani sono solo la punta di un iceberg di disperazione e rassegnazione che dobbiamo trasformare in voglia di cambiare e di lottare.
Per tutti quei lavoratori che creano lavoro, un lavoro spesso di alta qualità, che rappresenta l’eccellenza italiana che andrebbe sostenuto e premiato .
Per tentare di salvare quel patrimonio di esperienze e conoscenze dei nostri artigiani, quel lavoro che rende i nostri manufatti unici al mondo.
Il lavoro è dignità, e lo è quello del metalmeccanico, del minatore, del artigiano , del piccolo imprenditore. La guerra tra categorie non mi appartiene, esistono persone oneste e persone disoneste, per me questa è l’unica discriminante.
Perché il lavoro sia libero dalla corruzione e dai ricatti
Ecco per questo e non solo, mi impegnerò con Rivoluzione Civile, mettendoci la faccia, il cuore e tutta la mia passione.

 

 

 


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