venerdì 25 gennaio 2013

Flamini/Prc Perugia: “No alla trasformazione della E/45 in autostrada”

Rifondazione comunista di Perugia apprende dalla stampa le posizioni del Comune di Perugia sulla trasformazione in autostrada della E/45. Posizioni che respingiamo e sulle quali siamo contrari. Questo balletto infinito di annunci sull'assetto viario dell'Umbria e del Comune capoluogo di Regione è diventato oramai davvero stucchevole. L'ipotesi di trasformazione della E/45 in autostrada è assurda e rischia di alterare definitivamente l'assetto ambientale del capoluogo e dell'Umbria. Altra cosa è il nodo di Perugia, questa sì un’opera strategica e studiata per rimediare alle continue e pericolose strozzature che si producono ai danni di chi tenta di raggiungere il capoluogo ed ancor più di recarsi all’Ospedale regionale Santa Maria della Misericordia. Le risorse servirebbero inoltre, come risulta di tutta evidenza a causa delle recenti piogge, per la messa in sicurezza dell’arteria stradale, rispetto alla quale Rifondazione comunista ha sempre denunciato il progressivo degrado: un vero e proprio tratturo. Del resto non è una novità: si lasciano le opere nell'incuria per poi santificare il necessario intervento privato. Questa “soluzione” non risolve certo gli attuali problemi di traffico della superstrada, anzi: cantierizzando la E/45 per un tempo indefinito ed imponendo con buona pace del Comune di Perugia un pedaggio per tutti, si aggraverà la situazione causando gravi disagi economici e materiali alla popolazione umbra, lasciando poi in mano degli investitori privati, il cui unico interesse è il profitto, la gestione dell’intero tratto. Sicuramente questa strada presenta dei problemi e delle criticità concrete: per questo riteniamo che non siano più rinviabili opere di manutenzione e di generale miglioramento dell'infrastruttura, soprattutto per la sicurezza di chi la percorre. Altro che autostrada. Enrico Flamini
Segretario Provinciale Prc Perugia

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