Rifondazione Comunista esprime soddisfazione per l'approvazione della delibera di adesione alla strategia “Rifiuti Zero al 2020”, decisa dalla Giunta comunale di Terni. Fin dall'inizio di questa legislatura che si andrà a chiudere nei prossimi mesi, Rifondazione si è impegnata, con tutte le sue forze, perchè ogni forma d'incenerimento dei rifiuti fosse bandita dalla conca ternana.
In discontinuità con le scelte sciagurate delle amministrazioni precedenti, e contro il Piano regionale dei rifiuti del 2009 che quelle scelte ribadiva, il PRC ha indicato con chiarezza la strada alternativa della strategia “Rifiuti Zero” e nel 2011, insieme ad altre forze politiche ed associazioni, ha promosso la petizione popolare “Non bruciateci il futuro” , sottoscritta da 6500 ternani.
La modifica del Piano d'Ambito Territoriale ternano, del Dicembre 2012, con l'esclusione del ricorso all'incenerimento dei rifiuti e la conseguente richiesta di modifica del Piano Regionale, pur con le sue ambiguità, ha rappresentato un primo cambio di direzione, come da noi richiesto, da parte dell'amministrazione ternana in materia.
Quanto avvenuto oggi è un altro passo in avanti, ed è conseguente ad una serie di passaggi aperti dall'approvazione il 23 gennaio di quest'anno dell'atto di indirizzo di adesione a Rifiuti Zero, proposto in consiglio comunale da Mauro Nannini, capogruppo del PRC e Claudio Campili dell'IDV.
In attesa dei necessari approfondimenti nel merito della delibera della Giunta, sottolineiamo tra i provvedimenti più significativi l'impegno del Comune, su una politica di spesa improntata sul metodo “Green Public Procurement” e sul controllo dell'immediata estensione del porta a porta da parte del gestore vincitore di gara, sensibilizzando e informando i cittadini sulle modalità sui risultati raggiunti e premiando economicamente i comportamenti virtuosi .
Ancor più importante, il via libera alla realizzazione (con l'individuazione di partner tecnologici e finanziari) di un impianto per il trattamento a freddo dei rifiuti con tecnologia TMB (Trattamento Meccanico Biologico) per consentire una chiusura del ciclo senza trattamento termico ed in grado di garantire l'autonomia impiantistica provinciale; fondamentale sarà sostenere una finalità atta al massimo recupero e riciclo, eliminando qualsiasi ombra sulla chiusura del ciclo.
Dobbiamo adesso insistere, sin dai prossimi giorni, a finchè nella composizione dell'istituendo Osservatorio ci sia una più adeguata presenza del fronte ambientalista in un ottica di condivisione e partecipazione della cittadinanza.
Rifondazione Comunista nel rimarcare l'importanza dell'atto, non solo simbolico, compiuto dall'amministrazione comunale sulla materia dei rifiuti urbani, chiede passi in avanti significativi sulle altre gravi emergenze ambientali.
E' bene ricordare, riguardo agli inceneritori Aria (Ex Terni Ena) e Printer, l'impegno assunto dal Comune di Terni durante la Valutazione Ambientale Strategica del Piano Regionale per la Qualità dell'Aria in merito all'assoluta necessità di non rinnovare le autorizzazioni per tali impianti, necessità che si pone sin d'ora, sulla base delle anomalie da noi denunciate riguardo alla legittimità dei processi autorizzativi svolti.
Rifondazione Comunista continuerà a fare la sua parte per cambiare lo stato di cose presenti, in coerenza con le scelte politico-programmatiche che il partito assumerà democraticamente nell'immediato futuro. Lavoro,diritti sociali e ambiente sono le tre priorità su cui intendiamo misurarci con la cittadinanza, attraverso un processo partecipativo che attueremo nelle prossime settimane nell'ambito della Conferenza Programmatica decisa nel nostro congresso provinciale.
Per illustrare tale percorso la segreteria provinciale del PRC terrà, nella giornata di domani, venerdì 20 dicembre, una conferenza stampa alle ore11:00 presso la Sala Consiliare del comune di Terni.
Partito della Rifondazione Comunista - Segreteria provinciale
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