Dal 7 di gennaio 2013 torna Liberazione, giornale comunista. Non in
edicola e non di carta (i costi sono al momento insostenibili), ma
torna: on line, con cadenza quotidiana, dal lunedì al venerdì. Il
giornale potrà essere acquistato con abbonamento annuale al prezzo di 50
euro, oppure quotidianamente, a 0,30 centesimi.
Lo si potrà scaricare, a cura delle Federazioni, dei circoli e di quanti vorranno impegnarsi nella diffusione militante. L'impresa, economica e non solo, di rimettere in piedi un pezzo di stampa comunista, sia pure di dimensioni ridotte, in questo mondo capovolto e reso orbo dal pensiero unico è un cimento irrinunciabile.
Riusciremo a mandarlo in porto, e a durare, se tutti e tutte vi concorreremo, con impegno, generosamente, ancora una volta. Riapriamo dunque, immediatamente, la campagna abbonamenti per il 2013.
La qualità della risposta che verrà dai lettori, da quelli che non ci hanno mai abbandonato e dai nuovi che dobbiamo conquistare, dalle strutture di partito che in quest'anno di forzata assenza hanno sperato in una ripresa delle pubblicazioni, deciderà del nostro futuro.
Le prove che abbiamo di fronte sono tali da imporci di dare fondo ad ogni sforzo per rendere visibile ciò che la quasi totalità dei media ha deliberatamente oscurato: le lotte sociali, l'esistenza di un pensiero critico, non addomesticato, e di una proposta politica radicalmente alternativa al liberismo montiano e dei suoi corifei.
Possiamo e dobbiamo vincere questa sfida. Il segretario Paolo Ferrero Il direttore Dino Greco
Lo si potrà scaricare, a cura delle Federazioni, dei circoli e di quanti vorranno impegnarsi nella diffusione militante. L'impresa, economica e non solo, di rimettere in piedi un pezzo di stampa comunista, sia pure di dimensioni ridotte, in questo mondo capovolto e reso orbo dal pensiero unico è un cimento irrinunciabile.
Riusciremo a mandarlo in porto, e a durare, se tutti e tutte vi concorreremo, con impegno, generosamente, ancora una volta. Riapriamo dunque, immediatamente, la campagna abbonamenti per il 2013.
La qualità della risposta che verrà dai lettori, da quelli che non ci hanno mai abbandonato e dai nuovi che dobbiamo conquistare, dalle strutture di partito che in quest'anno di forzata assenza hanno sperato in una ripresa delle pubblicazioni, deciderà del nostro futuro.
Le prove che abbiamo di fronte sono tali da imporci di dare fondo ad ogni sforzo per rendere visibile ciò che la quasi totalità dei media ha deliberatamente oscurato: le lotte sociali, l'esistenza di un pensiero critico, non addomesticato, e di una proposta politica radicalmente alternativa al liberismo montiano e dei suoi corifei.
Possiamo e dobbiamo vincere questa sfida. Il segretario Paolo Ferrero Il direttore Dino Greco
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