mercoledì 2 gennaio 2013

Il partito sbaglia ma guai a ricordarglielo di Redazione Contropiano

A Catania brutto episodio. L’attivo regionale del PdCI chiama la Digos per allontanare il segretario commissariato dell’organizzazione giovanile che voleva intervenire. Guarda il video.

A Novembre avevamo pubblicato una lettera di alcuni iscritti alla Fgci (federazione giovanile del PdCI) di Catania, relativa al loro commissariamento/espulsione dal partito. I militanti della Fgci catanese, avevano criticato la decisione del PdCI di partecipare alla primarie del Pd sostenendo “ufficialmente” Vendola ma praticamente Bersani (vedi il manifesto in foto). Ritenevano che questa scelta avrebbe diviso e distrutto la Federazione della Sinistra, al contrario invitavano a puntare su un polo alternativo al centro-sinistra. Passa qualche settimana e la linea del PdCI è cambiata sostanzialmente. Con l’ingresso di Ingroia, adesso il partito sostiene il quarto polo e non più l’alleanza con il Pd. Dunque i giovani della Fgci avevano ragione e la direzione del partito aveva torto, ma i giovani sono stati espulsi e qualche giorno fa non hanno potuto partecipare all’attivo regionale del PdCI. Quando ci hanno provato… è stata chiamata la Digos per allontanarli.

Vincenzo Rosa, segretario dei giovani del partito, uno dei più attivi militanti del Pdci catanese è stato infatti bloccato all’ingresso della sala dai dirigenti locali. “Vattene!”, “”Sei indesiderato!”, “Sei fuori dal partito!” gli urlano contro. Vincenzo Rosa prova a dialogare, è assediato dagli iscritti vicini al dirigente del PdCI Orazio Licandro, vero e proprio deus ex machina dell’operazione con Ingroia. Licandro e i suoi sostenitori sono intransigenti. Prima minacciano di chiamare la Digos e poi la chiamano davvero! Il giovane Vincenzo Rosa viene a quel punto fermato e identificato dalla polizia. Una storia di incoerenze e falso pragmatismo delle quali occorre liberarsi.

Qui di seguito un video racconta la vicenda

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