Come ci si può fidare del Pd che ha votato tutti i provvedimenti del
governo Monti?
Il nostro programma è in totale discontinuità. Man mano
che ci si addentra nella campagna elettorale appare sempre più evidente
che Rivoluzione Civile è l'alternativa di governo al populismo
berlusconiano e al liberismo montiano. Le dichiarazioni roboanti sui
ricchi mandati all'inferno impattano con la pura e semplice realtà dei
fatti: per un anno intero il Pd ha votato tutti i provvedimenti del
governo Monti che hanno generato drammi sociali, violazioni dei diritti
delle persone, violenza sull'ambiente con una ferocia tale da far
impallidire Berlusconi.
E oggi gli stessi che hanno votato tutto ciò
dicono che cambieranno. Il leader del Pd dice che l'art. 18 cancellato
dalla Fornero - su cui abbiamo depositato le firme per il referendum il 9
gennaio - e il Fiscal Compact che toglie 47 miliardi all'anno di spesa
pubblica per i prossimi 20 anni rimarranno così come sono. Eugenio
Scalfari, guru del governo Monti-Bersani, ha scritto su Repubblica: «Il
suo programma (quello di Monti, nda) e quello di Bersani nelle parti
principali coincidono». Bersani ha ripetuto in tutti i modi che dopo il
voto, comunque vada, vuole allearsi con i centristi mentre Vendola parla
di un appoggio di Monti, quindi un accordo. Tra loro non vi è alcuna
alternatività.
La lista Rivoluzione Civile di Ingroia è nata
proprio per convogliare in una prospettiva di governo il disagio sociale
e l'indignazione ed evitare che prendano la strada della protesta senza
sbocchi: è il voto utile per una vera alternativa, lo si è dimostrato a
Napoli, a Palermo e in decine di città italiane. Per noi alternativa
vuole dire anche proporre un programma agile, chiaro e comprensibile che
sia la sintesi delle proposte dei movimenti e dei soggetti della
società civile che in questi anni hanno costruito cultura e pratiche
alternative sui temi dei diritti, della laicità, del lavoro,
dell'economia e dell'ambiente. Da qui nasce l'Agenda Ingroia.
Vogliamo un'Europa autonoma dai poteri finanziari e una riforma democratica delle sue istituzioni.
Vogliamo un'Europa autonoma dai poteri finanziari e una riforma democratica delle sue istituzioni.
Siamo contrari al Fiscal Compact che
taglia di 47 miliardi l'anno per i prossimi venti anni la spesa, pesando
sui lavoratori e sulle fasce deboli, distruggendo ogni diritto sociale,
con la conseguenza di accentuare la crisi economica. Il debito pubblico
italiano deve essere affrontato con scelte economiche eque e radicali,
finalizzate allo sviluppo, partendo dall'abbattimento dell'alto tasso di
interessi pagati. Accanto al Pil deve nascere un indicatore che misuri
il benessere sociale e ambientale.
Noi vogliamo una politica della legalità che abbia come obiettivo ultimo non solo il contenimento ma l'eliminazione della mafia, che va colpita nella sua struttura finanziaria e nella sue relazioni con gli altri poteri, a partire da quello politico. Il totale contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione, il ripristino del falso in bilancio e l'inserimento dei reati contro l'ambiente nel codice penale sono azioni necessarie per liberare lo sviluppo economico e generare la crescita.
Noi vogliamo una politica della legalità che abbia come obiettivo ultimo non solo il contenimento ma l'eliminazione della mafia, che va colpita nella sua struttura finanziaria e nella sue relazioni con gli altri poteri, a partire da quello politico. Il totale contrasto alla criminalità organizzata, alla corruzione, il ripristino del falso in bilancio e l'inserimento dei reati contro l'ambiente nel codice penale sono azioni necessarie per liberare lo sviluppo economico e generare la crescita.
La laicità è in
cima alla nostra agenda. Affermiamo la laicità dello Stato e il diritto
all'autodeterminazione della persona umana. Siamo per una cultura che
riconosca le differenze. Contrastiamo ogni forma di sessismo e siamo per
la democrazia di genere. Contrastiamo l'omofobia e vogliamo il
riconoscimento dei diritti civili, degli individui e delle coppie, a
prescindere dal genere. Contrastiamo ogni forma di razzismo e siamo per
la cittadinanza di tutti i nati in Italia e per politiche migratorie
accoglienti.
Non vogliamo più donne e uomini precari. Siamo per il
contratto collettivo nazionale, per il ripristino dell'art. 18 e per una
legge sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro.
Vogliamo introdurre un reddito minimo per le disoccupate e i
disoccupati. Vogliamo che le retribuzioni italiane aumentino a partire
dal recupero del fiscal drag e dalla detassazione delle
tredicesime.Vogliamo difendere la salute e la sicurezza nei luoghi di
lavoro.
Vanno premiate fiscalmente le imprese che investono in ricerca, innovazione e creano occupazione a tempo indeterminato.
Vanno premiate fiscalmente le imprese che investono in ricerca, innovazione e creano occupazione a tempo indeterminato.
Siamo
con la magistratura tarantina contro la proprietà dell'Ilva per la
difesa della salute e della vita delle persone. Archivieremo la Tav in
Val Susa e il Ponte sullo Stretto, e impediremo la privatizzazione dei
beni comuni, a partire dall'acqua.
Proponiamo l'eliminazione dell'Imu
sulla prima casa, che va invece estesa agli immobili commerciali della
chiesa e delle fondazioni bancarie, e l'istituzione di una patrimoniale
sulle grandi ricchezze.
Vogliamo eliminare le gravi ingiustizie generate
dalla controriforma pensionistica del governo Monti, a partire dalla
questione degli "esodati". Affermiamo il valore universale della scuola,
dell'università e della ricerca pubbliche e del patrimonio culturale,
storico e artistico.
Vogliamo una legge sul conflitto di interessi e che
i partiti escano dal consiglio di amministrazione della Rai.
Internet
deve essere libero, gratuito per le giovani generazioni con la banda
larga diffusa in tutto il Paese.
Va ricondotta la funzione dell'esercito
alla lettera e allo spirito dell'art. 11 della Costituzione, a partire
dal ritiro delle truppe italiane impegnate nei teatri di guerra.
Va
promossa la cooperazione internazionale e l'Europa deve svolgere
un'azione di pace e disarmo in particolare nell'area mediterranea.
Vanno
tagliate le spese militari a partire dall'acquisto dei
cacciabombardieri F35.
Vogliamo l'incandidabilità dei condannati e di
chi è rinviato a giudizio per reati gravi, finanziari e contro la
pubblica amministrazione.
Vogliamo eliminare i privilegi della politica.
Ecco, questi sono alcuni punti guida dell'Agenda Ingroia, il cardine di
un programma di governo. La garanzia sono le facce e le storie delle
persone che la sostengono.
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