Sentite
questa (trascrivo letteralmente).. Non so voi, ma io non c’ho
capito un’acca. E però l’operazione sopra descritta . Sic. Giusti i 245 milioni di sonante frode fiscale
messi in tasca da Alessandro Profumo, proprio lui, il gran banchiere ex
ad di Unicredit ed attuale presidente del Monte dei Paschi di Siena, or
ora mandato sotto processo con altri 16 soci. Proprio lui, uscito da
Unicredit con una buonuscita di 40 milioni di euro e in odore di
candidatura Pd.
Lor banchieri. Dal canto
suo, praticamente negli stessi giorni, il Massimo Ponzellini, presidente
della Bpm (Banca popolare milanese) è agli arresti domiciliari per uno
scherzetto di 5,7 milioni erogati sotto la voce mazzette a “cordate
politico-affaristiche”. Quisquilie. Nell’era dell’impero
Finanzcapitalismo, vige la Legge della Banca, al cui confronto quella
della giungla fa ridere. Con un clic, ne ammazza milioni. Vi dice
qualcosa la Lehman Brothers? Obama la conosce bene, un fallimento da
quasi 1000 miliardi di dollari, il crack più grande del mondo, la madre
delle crisi che strangolano il pianeta, Europa in testa, dal 2008.
Delitti e misfatti, basta
un clic, non si spara un colpo; loro usano cose misteriose e invisibili,
che non fanno rumore, che si chiamano derivati, subprime, hedge fund,
holding, corporate, cartolarizzazione, benchmark, beta, trading, future…
Boh.
Bello questo libro di Marco
Fratini-Lorenzo Marconi che ha per titolo “Vaffanbanka!” (Rizzoli), da
tenere sul comodino, come una sorta di
contro .
Meglio saperlo, infatti,
che le Banche fanno stragi. La famigerata “bolla” in un poco più di un
anno, con la distruzione di valore provocata dalla crisi dei suprime, ha
“bruciato” 29 trilioni di dollari, vale a dire quasi la metà del Pil
mondiale. E per i salvataggi ci sono voluti 12 trilioni di dollari,
tutti sul conto dei bilanci statali, Usa, Germania, Francia, Gran
Bretagna, Italia. Cioé noi, i soliti ignoti 7 miliardi.
Clic.
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