verrà presentato dall'autore Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Fds, il libro "Pigs! La crisi spiegata a tutti".
Porterà i saluti il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali.
UN ASSAGGIO DEL LIBRO:
"Sganciate il nastro rosso! Qualche settimana fa sono andato a
Torino in aereo. Sono sceso tra gli ultimi e dopo aver percorso qualche
decina di metri ho trovato una gran coda di persone: tutti i passeggeri
scesi prima di me dall’aereo erano fermi davanti a una porta a vetri,
chiusa. Qualcuno protestava, qualcuno vociava ma senza ottenere alcun
risultato: eravamo impossibilitati a entrare nell’atrio dell’aeroporto
per potere finalmente andare a casa. Nel punto in cui sono rimasto
fermo, in fondo alla coda, partiva un altro corridoio sul quale spiccava
la scritta exit. A quel corridoio era però impedito l’accesso da un
nastro rosso, di quelli che normalmente si utilizzano negli aeroporti
per delimitare i passaggi consentiti. Conoscendo l’aeroporto ho pensato
che gli addetti allo scalo avevano dimenticato di togliere il nastro
rosso e che la strada giusta per uscire non era quella imboccata da
tutti i passeggeri ma quella che il nastro vietava. Avendo le mani
occupate da un paio di bagagli ho chiesto a una persona in piedi vicino a
me di sganciare il nastro rosso in modo da poter imboccare il corridoio
che io ritenevo portasse all’uscita. Il mio vicino mi ha guardato un
po’ di traverso e si è ben guardato dal rimuovere il nastro. Ho quindi
posato la borsa, ho tolto il nastro e – all’inizio un po’ titubante – mi
sono incamminato per il corridoio «proibito». Come avevo previsto
quello aveva le porte aperte e permetteva di raggiungere l’uscita senza
problemi. Dopo qualche esitazione tutti mi sono venuti dietro e senza
particolari problemi siamo usciti dall’aeroporto. Non ci sono state
proteste né urla contro gli addetti allo scalo, e per la verità credo
che molti di coloro che intasavano il corridoio non si siano nemmeno
accorti di cosa fosse successo. Semplicemente hanno visto che la coda
defluiva in un’altra direzione e l’hanno seguita. Quando mi sono messo a
scrivere questo libro ho pensato sovente a quell’episodio, perché a mio
parere rappresenta la metafora della situazione che viviamo nella
crisi. In primo luogo la gente tende a seguire le indicazioni delle
autorità, specie quando ci si trova in un terreno sconosciuto. Talvolta
però quelle indicazioni sono sbagliate. In secondo luogo chi non sa come
è fatto l’aeroporto non ha strumenti per pensare di fare una cosa
diversa da quella predisposta – magari per errore, come in questo caso –
dalle autorità. Per questo si lamenta, urla o si arrabbia, ma non
avanza di un millimetro verso la soluzione del problema. In terzo luogo,
pur incazzati, di fronte al nastro rosso che rappresenta il divieto
posto dalle autorità ci si ferma impotenti. «Chi l’ha messo aveva
l’autorità per farlo e sicuramente ne saprà più di noi». Infine, per
uscire dall’impasse, occorre quindi ragionare, conoscere un po’ il
territorio in cui si deve orientarsi e – soprattutto – decidere di
togliere il nastro rosso, decidere cioè di infrangere il divieto
dell’autorità. Questo libro prova ad affrontare la crisi da questo punto
di vista.
Nella prima parte affronta i luoghi comuni più diffusi sulla crisi e
prova a mostrarne l’infondatezza. Cerca cioè di dimostrare che le cose
non stanno come vengono raccontate dal governo e da larghissima parte
dei mass media. Nell’economia – a differenza che nell’aeroporto – le vie
sbagliate non sono indicate per errore o per sbadataggine, ma perché vi
sono in gioco interessi enormi. Chi ha il potere, chi gode di
privilegi, non vuole mollarli e sovente ci indirizza su una strada
completamente sbagliata. In genere è anche molto contento se ci
disperiamo e ci incazziamo tra di noi.
Nella seconda parte del libro è contenuta una mappa grezza
dell’aeroporto. Cerco cioè di raccontare «come effettivamente stanno le
cose» dal mio punto di vista. A scanso di equivoci, il mio punto di
vista si «appoggia» – non so quanto fedelmente – agli insegnamenti di
Marx, che è a mio parere insuperato analista del capitalismo.
Nella terza parte cerco di indicare una via di uscita. A differenza
di quanto avvenuto in aeroporto imboccare la via di uscita non è così
agevole. Non basta individuarla, occorre battere resistenze e interessi
consolidati, occorre quindi avere il progetto – le ragioni – ma anche la
forza. Lo scopo di questo libro è quello di spingervi a sganciare il
nastro rosso e di fornirvi gli elementi fondamentali di orientamento per
sganciare il nastro giusto, evitando di andare a sbattere in una nuova
porta chiusa o, addirittura, di oltrepassare una porta spalancata sul
vuoto. La scelta di sganciare il nastro rosso e di incamminarsi per la
corretta via di uscita, di battersi per poterla raggiungere, non la può
però fare questo libro. La dovete fare voi, perché alla base del
cambiamento non vi può che essere la libera scelta, basata sul libero
convincimento, di ogni uomo e di ogni donna."
ed. Derive Approdi
euro 12- il libro uscirà nelle librerie dal 13 luglio
euro 12- il libro uscirà nelle librerie dal 13 luglio
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