giovedì 2 agosto 2012

Caro Nichi, ripensaci di Aldo Giannuli



Caro Nichi,
leggo del tuo incontro con Bersani e del conseguente annuncio di una coalizione Pd-Udc-Sel. So che sei un politico accorto e poco incline ai colpi di testa, immagino che abbia fatto i tuoi calcoli politici e ti stia orientando in questo senso sulla base di essi. Come sempre rispetto le tue scelte, pur nel dissenso e non mi sogno di gridare al tradimento o di dare giudizi sprezzanti. Tuttavia, non credo che i giochi siano fatti e che tu abbia fatto scelte irreversibili. Vorrei dunque farti presente, con molta pacatezza, alcune considerazioni che mi sembrano utili anche nel caso tu volessi proseguire su questa strada.
Il programma: tu stesso ci dici che l’alleanza che vai a stipulare con il Pd deve basarsi su una intesa programmatica, che possibilmente -aggiungo io- sia un po’ meno vaga di quell’informe pasticcio su cui si fece il blocco nel 2006 e si disfece tutto (haimè anche la sinistra radicale) nel 2008.

Allora, senza starci a girare tanto attorno, mi pare che su questa strada ci sia un macigno che si chiama “Agenda Monti”. Sin qui, anche se fuori dal Parlamento, Sel si è sempre schierata contro le politiche recessive di Monti di cui ha sempre denunciato il carattere classista, iniquo ed anche fallimentare e tu sei sempre stato il portavoce di questi orientamenti. Ebbene, ora che il tentativo di Monti registra il suo pieno insuccesso, come fai ad allearti con chi dice di voler continuare in quella politica e di far sua l‘“agenda Monti”? Magari nel programma concordato quella espressione non ci sarà (anche se ho idea che soprattutto l’Udc punterà i piedi a terra perché ci sia esplicitamente), ma cosa cambierebbe? Gli orientamenti sono quelli del taglio indiscriminato della spesa sociale, della pressione fiscale fuori misura e di zero risorse alla crescita. Ovviamente Bersani e Casini si sbracceranno a dire che “occorre coniugare i tagli con la crescita, spolvereranno quella sciocchezza senza pari che è “l’austerità espansiva” (che non significa nulla), ma la sostanza è molto semplice: con tagli alla spesa pubblica e con più tasse la crescita non si fa. Non si è mai fatta.

Ti conosco da oltre 30 anni e so che (anche se la politica economica e finanziaria non è esattamente il tuo tema preferito) non sei di cultura neo liberista, non lo sei mai stato e non credo lo sarai mai a meno di una capriola da doppio salto mortale (e mi sa che non abbiamo più l’età per queste acrobazie, anche se tu sei più giovane di me e porti meglio gli anni). Allora, ci spieghi che ci fai in una coalizione che del neo-liberismo non mette in dubbio neanche il trattino?

Dici di volerti candidare alle primarie, probabilmente per far pesare un tuo successo e sulla base di questo forzare a sinistra il programma della coalizione. Certamente nelle primarie ci sarà il “valore aggiunto” del tuo prestigio personale, senz’altro più vasto dei consensi di Sel, ma sei sicuro che le primarie ci saranno e saranno di coalizione? Già, perché noi non sappiamo con quale sistema elettorale andremo a votare e, se dovesse passare il premio al singolo partito di maggioranza relativa, le coalizioni non ci sarebbero come dato formalizzato, ma solo come intesa politica. A quel punto, però, non si capisce perché tu non ti tenga le mani libere andando alle elezioni da solo, decidendo di scegliere dopo, quando si faranno le alleanze parlamentari. Poi c’è un altro problema: ma sei sicuro che l’Udc (che, peraltro, non so se anche tu definiresti “progressista” ed, in caso affermativo mi farebbe piacere che mi spiegassi in che lo è) non ponga come condizione di NON fare le primarie o, al massimo di farle di partito e non di coalizione? E non credi che anche la destra Pd chiederebbe una consultazione di partito? Ma ammettiamo che le primarie ci siano e non di partito: in che condizioni affronteresti questa consultazione? Sei sicuro che gli elettori e gli iscritti di Sel ti seguirebbero compatti? Sei sicuro di non perderti un sostanzioso pezzo per strada? Come sai non sono di Sel, ma ho troppa stima dei compagni di Sel per pensare che si facciano portare in giro così docilmente. Mi pare che i tempi del “Contrordine compagni!” siano definitivamente passati. E con la Fiom come la mettiamo, dopo che il Pd ha fatto passare le “riforme” della Fornero?

Peraltro tu affronteresti quella competizione in condizioni di assoluta marginalità politica, perché il sottinteso sarebbe che tu non possa vincere in nessun caso. Già, perché è ovvio che, se l’Udc può anche acconciarsi ad accettare Sel come alleata, sarebbe un po’ troppo farglielo fare con te come candidato Premier (riconosciamolo!). Dunque, programmaticamente tu andresti a fare il cespuglietto e la copertura a sinistra di una coalizione che di sinistra non avrebbe proprio niente.

Ti ricordo che la stessa mossa la fece Bertinotti nel 2006 e non andò mica tanto bene. A proposito di Fausto: leggo qua e là che stia incoraggiandoti a scegliere l’alleanza con il Pd. Non so quanto sia vero, spero di no. Ho ancora nelle orecchie la sua voce nel salone della Camera del Lavoro di Milano, a novembre scorso, quando sbertucciava il povero Gennaro Migliore che proponeva l’alleanza con il Pd, dicendogli che lui voleva “entrare nel recinto”, quando invece bisognava spezzare la staccionata. Fausto: benedetto uomo! Se si decidesse a stare fermo otto mesi di seguito e farci capire cosa vuole dalla vita, noi saremmo tanto più contenti!

Ma torniamo a noi ed arriviamo alla campagna elettorale: mi sai dire come gestirai i temi di rottura con la Chiesa (fecondazione assistita, unioni civili, finanziamento alle scuole confessionali ecc.) con alleati come Casini, Renzi e Fioroni? Per non dire dei temi di politica economica, della partecipazione alle missioni internazionali, la Tav… ogni passo una caduta!

Siccome, però, siamo scatenatamente ottimisti, diciamo che tutto questo non conta e che alla fine la coalizione Pd-Sel-Udc vincerà clamorosamente le elezioni e per governare. Il primo problema sarà l’elezione del Presidente della Repubblica. Ammettiamo che spunti una candidatura Monti, tu che fai, lo voti? E se il Pd lo vota e tu no, bell’inizio di coalizione di governo! Poi si fa il governo, e lì non stiamo nemmeno a dire di quale via crucis si aprirebbe. Sei sicuro di non preparare un bis del 2008? Nichi, in che pasticcio ti stai andando a cacciare? Pensaci bene. Con l’amicizia di sempre, tuo Aldo Giannuli

aldogiannuli.it

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