Riportiamo
qui qualche frammento della ormai lunga e comunque sempre inesausta
"narrazione" di Nichi (Vendola), cogliendo fior da fiore dalla ricca
antologia messa insieme, con sano divertimento, da Claudio Cerasa (e
parzialmente pubblicata su Il Foglio). «Ci sono coloro che
nascono per funzioni di governo e coloro che nascono per funzioni di
dolore di narrazione sociale» (25 gennaio 2012)
«La foto di Vasto non andava bene perché eravamo tre maschi» (11 marzo 2012)
«Voglio che la politica torni ad essere un dialogo tra la vita e la morte» (17 settembre 2012)
«L'Ilva? Lo sguardo di chi governa deve pesare ciascuno dei beni da tutelare, deve custodire tutte le promesse di futuro, ma soprattutto deve sentire la responsabilità di evitare che vinca il caos, e che l'ardire utopico dei pensieri lunghi si pieghi alla disperazione di un presente immobile, quasi divorato dal suo passato» (13 agosto 2012)
«Cos'è Sel? E' un soggetto, non gonfio di boria di partito, nato tematizzando la necessità della ricerca di un nuovo soggetto politico» (25 aprile 2012)
«La verità è che non si può guardare avanti se non guardiamo come si deve indietro» (23 marzo 2012)
«La separazione della tecnica dalla politica è una tecnica politica» (11 marzo 2011)
«Diciamo no agli scenari gigantografici» (11 marzo 2012)
«Dobbiamo bonificare il territorio abitato dalla materia semantica, dai depositi di parole» (22 gennaio 2012)
«Il governo Monti non è la Quaresima ma una Primavera» (22 gennaio 2012)
«Noi non possiamo rifuggire nel rutto salvifico» (22 gennaio 2012)
«Anche a sinistra non esistono più partiti fratelli. Esistono partite sorelle» (16 dicembre 2011)
«La cosa che mi stupisce di più del degrado della nostra civiltà politica è la progressiva scomparsa del mappamondo» (16 dicembre 2011).
Eccetera. Oscuro? Metafisico? Paranormale? Criptico? Semplicemente cultore del non-sense? Mica tanto, come nella follia, c'è del metodo nella "poetica" vendoliana. Lo si è visto bene anche in questo exploit di primo autunno: tanto sfarzo retorico, tanto sfoggio semantico di pensieri lunghi, tanto librarsi da 39 mila metri come l'austriaco volante, e poi eccolo lì, planato con destrezza, vedi caso, proprio nei pressi dell'Eurotower, Fmi, Bce, Fiscal Compact e dintorni: cioè al posto assegnato, "tu sei qui" («dove ti diciamo noi»). Approdato alla "mezza foto di Vasto"; al vecchio giochino delle tre carte; agli Otelma dell'"Agenda che c'è ma non si vede". Però Nichi, lui, la "narra" così: «Siamo contro i furbi, per la giustizia, l'uguaglianza e la solidarietà. "Oltre" Monti». Nichi ma che stai a fa' (e a di')?
«La foto di Vasto non andava bene perché eravamo tre maschi» (11 marzo 2012)
«Voglio che la politica torni ad essere un dialogo tra la vita e la morte» (17 settembre 2012)
«L'Ilva? Lo sguardo di chi governa deve pesare ciascuno dei beni da tutelare, deve custodire tutte le promesse di futuro, ma soprattutto deve sentire la responsabilità di evitare che vinca il caos, e che l'ardire utopico dei pensieri lunghi si pieghi alla disperazione di un presente immobile, quasi divorato dal suo passato» (13 agosto 2012)
«Cos'è Sel? E' un soggetto, non gonfio di boria di partito, nato tematizzando la necessità della ricerca di un nuovo soggetto politico» (25 aprile 2012)
«La verità è che non si può guardare avanti se non guardiamo come si deve indietro» (23 marzo 2012)
«La separazione della tecnica dalla politica è una tecnica politica» (11 marzo 2011)
«Diciamo no agli scenari gigantografici» (11 marzo 2012)
«Dobbiamo bonificare il territorio abitato dalla materia semantica, dai depositi di parole» (22 gennaio 2012)
«Il governo Monti non è la Quaresima ma una Primavera» (22 gennaio 2012)
«Noi non possiamo rifuggire nel rutto salvifico» (22 gennaio 2012)
«Anche a sinistra non esistono più partiti fratelli. Esistono partite sorelle» (16 dicembre 2011)
«La cosa che mi stupisce di più del degrado della nostra civiltà politica è la progressiva scomparsa del mappamondo» (16 dicembre 2011).
Eccetera. Oscuro? Metafisico? Paranormale? Criptico? Semplicemente cultore del non-sense? Mica tanto, come nella follia, c'è del metodo nella "poetica" vendoliana. Lo si è visto bene anche in questo exploit di primo autunno: tanto sfarzo retorico, tanto sfoggio semantico di pensieri lunghi, tanto librarsi da 39 mila metri come l'austriaco volante, e poi eccolo lì, planato con destrezza, vedi caso, proprio nei pressi dell'Eurotower, Fmi, Bce, Fiscal Compact e dintorni: cioè al posto assegnato, "tu sei qui" («dove ti diciamo noi»). Approdato alla "mezza foto di Vasto"; al vecchio giochino delle tre carte; agli Otelma dell'"Agenda che c'è ma non si vede". Però Nichi, lui, la "narra" così: «Siamo contro i furbi, per la giustizia, l'uguaglianza e la solidarietà. "Oltre" Monti». Nichi ma che stai a fa' (e a di')?
Nessun commento:
Posta un commento
Di la tua