Rifondazione Comunista, parte civile nel
processo sulla trattativa tra stato e mafia, manifesta tutto il proprio
sostegno ad Ingroia ed ai magistrati impegnati in questa difficile
inchiesta.
Le dodici pagine ben dettagliate
pubblicate da "la Repubblica" su i retroscena della cattura di Totò
Riina sembrano essere scritte da un uomo dell'arma dei carabinieri che
partecipò in prima persona alla cattura del boss di cosa nostra. Ne esce
fuori un'altra storia che racconta, a differenza della versione
ufficiale, che l'archivio del capomafia di Corleone fu immediatamente
requisito e trasferito in una caserma dei carabinieri. Nel racconto
dell'anonimo, ricco di particolari sugli uomini che parteciparono
all'operazione che portò alla cattura di Totò Riina, si parla anche
dell'agenda rossa di Paolo Borsellino "È stata portata via da un
carabiniere", e dell'intensa attività di spionaggio di cui sono oggetto i
magistrati impegnati nella ricerca della verità sulla trattativa tra
stato e mafia, di cui da conferma Antonio Ingroia "negli ultimi tempi ho
avuto la sensazione netta di essere controllato, proprio per le mie
indagini". Rifondazione Comunista, parte civile nel processo sulla
trattativa tra stato e mafia, manifesta tutto il proprio sostegno ad
Ingroia ed ai magistrati impegnati in questa difficile inchiesta. La
nostra Repubblica nata dalla Resistenza, si è poi sviluppata malamente
impedendo la piena crescita del processo democratico, attraverso stragi
di stato, servizi deviati ed insabbiamenti ci è stata negata la verità
sulla nostra storia recente. Adesso, afferma Davide Ficarra Segretario
Provinciale di Rifondazione Comunista, vanno impediti tutti i tentativi
di oscurare la verità sulla trattativa tra stato e mafia. Le carte di
Totò Riina, come l'Agenda rossa di Paolo Borsellino ed il memoriale di
Aldo Moro non devono divenire leggendari Sacri Graal introvabili, ma
occorre, sostiene l'esponente di Rifondazione Comunista ricostruire la
nostra storia recente e fare luce sulle vicende torbide del nostro
passato per liberare il nostro paese dalle grinfie di un potere malato e
dalla menzogna.
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