giovedì 17 gennaio 2013

A DESTRA, MA ANCHE A SINISTRA: L'ultima di D'Alema di Dino Greco, Liberazione.it

Intervistato da Repubblica sulla prevedibile alleanza del Pd con il "Centro liberale", l'inossidabile Massimo D'Alema ha snocciolato una sequenza di "ma anche" da fare impallidire il Veltroni d'annata che di quella formula cerchiobottista detiene il copyright.
Sentite. Il Pd "promuoverà una politica rispettosa dei trattati europei, ma anche orientata al lavoro e alla giustizia sociale". Tradotto: non c'è cortocircuito fra il vincolo del pareggio di bilancio, fra la scure sulla spesa pubblica calata dal fiscal compact e la difesa del sistema di protezione sociale.
Di seguito. "Il Pd garantirà una politica di rigore (leggi: di austerità, ndr), ma anche un piano di investimenti per la crescita". Tradotto: l'annichilimento delle risorse pubbliche che possono rilanciare l'economia prodotto dal monetarismo estremo della Bce può coesistere con una ripresa dello sviluppo e dell'occupazione.
Infine. "Noi ci alleeremo con Monti (anche se vinceremo le elezioni per entrambi i rami del Parlamento), ma anche terremo ferma l'alleanza con Vendola. Tradotto: non vedo vere controindicazioni che possano compromettere la tenuta di una siffatta coalizione.
E, a ben vedere, è quest'ultimo il solo passaggio del ragionamento dalemiano che non confligga con il principio aristotelico di "non contraddizione". Anzi, si può ben dire che non faccia una grinza.
Insuperabile prova di statista di D'Alema, capace di guardare a destra. Ma anche a sinistra.

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