Rifondazione
comunista dell’Umbria ha aderito alla campagna a sostegno della Legge
di Iniziativa Popolare Rifiuti Zero e si impegnerà nella raccolta firme
in tutto il territorio regionale. La legge mira ad una riforma organica
di tutto il sistema della raccolta e smaltimento rifiuti e si articola
su cinque parole chiave: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione
e lavoro. Riteniamo che le proposte contenute nella Legge di iniziativa
popolare possano avere dei benefici ambientali ed economici
indiscutibili, soprattutto in prossimità dell’introduzione del nuovo
regime tributario locale della Tares.
La Legge Rifiuti Zero rappresenta infatti una vera e propria rivoluzione ecologica e può ridisegnare anche per la nostra regione un futuro da vero cuore verde d’Italia. In Umbria non ci sfugge che sono ricorrenti i tentativi di chiudere il ciclo dei rifiuti con l’incenerimento nei cementifici, tentativi al momento bloccati grazie all’azione che Rifondazione comunista dell’ Umbria ha svolto in sede di definizione del DAP, giungendo a negare questa possibilità nella nuova programmazione regionale. A questo proposito, una Legge per i Rifiuti Zero centrerebbe anche l’obiettivo di garantire un quadro legislativo nazionale che cancelli gli incentivi previsti attraverso il CIP 6 agli impianti di incenerimento dei rifiuti noti come “termovalorizzatori”, utili ad accedere ai finanziamenti, ma nemici della raccolta differenziata monomateriale, del riciclo e del riuso e contrari al principio ed alla pratica del recupero. Da una Legge per i Rifiuti Zero ne trarrebbe sicuri vantaggi la nostra regione. Costituiamo un’entità territoriale e demografica relativamente piccola in cui sarebbe senz’altro possibile affermare questa politica ambientale. Lo fanno metropoli come Londra, San Francisco, Buenos Aires, meglio lo potrebbe fare una regione come l’Umbria, per una politica virtuosa che riconduca ad un processo circolare della gestione dei rifiuti, secondo il motto “i rifiuti non esistono”, tanto più necessario oggi in questa crisi del modello economico e dei suoi paradigmi energivori e dissipatori e nella consapevolezza che essa rende prioritario un suo radicale ripensamento. A condividere questa scommessa Rifondazione comunista chiama tutte le forze autenticamente progressiste ed amiche dell’ambiente presenti e diffuse nella società regionale.
La Legge Rifiuti Zero rappresenta infatti una vera e propria rivoluzione ecologica e può ridisegnare anche per la nostra regione un futuro da vero cuore verde d’Italia. In Umbria non ci sfugge che sono ricorrenti i tentativi di chiudere il ciclo dei rifiuti con l’incenerimento nei cementifici, tentativi al momento bloccati grazie all’azione che Rifondazione comunista dell’ Umbria ha svolto in sede di definizione del DAP, giungendo a negare questa possibilità nella nuova programmazione regionale. A questo proposito, una Legge per i Rifiuti Zero centrerebbe anche l’obiettivo di garantire un quadro legislativo nazionale che cancelli gli incentivi previsti attraverso il CIP 6 agli impianti di incenerimento dei rifiuti noti come “termovalorizzatori”, utili ad accedere ai finanziamenti, ma nemici della raccolta differenziata monomateriale, del riciclo e del riuso e contrari al principio ed alla pratica del recupero. Da una Legge per i Rifiuti Zero ne trarrebbe sicuri vantaggi la nostra regione. Costituiamo un’entità territoriale e demografica relativamente piccola in cui sarebbe senz’altro possibile affermare questa politica ambientale. Lo fanno metropoli come Londra, San Francisco, Buenos Aires, meglio lo potrebbe fare una regione come l’Umbria, per una politica virtuosa che riconduca ad un processo circolare della gestione dei rifiuti, secondo il motto “i rifiuti non esistono”, tanto più necessario oggi in questa crisi del modello economico e dei suoi paradigmi energivori e dissipatori e nella consapevolezza che essa rende prioritario un suo radicale ripensamento. A condividere questa scommessa Rifondazione comunista chiama tutte le forze autenticamente progressiste ed amiche dell’ambiente presenti e diffuse nella società regionale.
Luciano Della Vecchia
Segretario Regionale Prc Umbria
Segretario Regionale Prc Umbria
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