Nel ricordo di un grande uomo, di un rivoluzionario che ha speso la vita per la causa dei suoi simili.
"Siate
sempre capaci di sentire nel più profondo di voi stessi ogni
ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo: è la
qualità più bella di un rivoluzionario." (da Scritti, discorsi e diari di guerriglia, 1959-1967)
Ernesto Guevara de la Serna, detto “Che”,
l’8 ottobre 1967 fu catturato a tradimento vicino al villaggio di La
Higuera, in Bolivia. Fu rinchiuso nella scuola del paese e il giorno
dopo, 9 ottobre, ucciso a freddo,
per ordine diretto del Presidente Barrientos, dal sergente Mario Teran.
Ernesto gli disse: “So che sei qui per uccidermi. Spara dunque,
codardo, stai solo uccidendo un uomo”. Poi il corpo fu legato ai pattini
di un elicottero e portato a Vallegrande. Qui il suo cadavere detupato,
simile a un Cristo morto, fu esposto e mostrato ai giornalisti. Aveva
39 anni.
L’unica cosa che possiamo fare per onorare la memoria di Ernesto Guevara è quella di lottare qui e ora per i diritti degli sfruttati.
Non perché siamo coraggiosi come lui,ma perchè... "Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso" (Ernesto Guevara, detto il “Che”)
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