sabato 6 ottobre 2012

Non ci fate paura: via il governo! di Simone Oggionni

Guardate i video che stanno iniziando a circolare in questi minuti in rete e guardate con attenzione le fotografie.
Questa mattina a Milano, Torino, Roma e in tutta Italia è andato in scena un film dell’orrore che, statene certi, tra qualche settimana in molti già non commenteranno più. Non sono state cariche di alleggerimento ma, ovunque, aggressioni a freddo, pesantissime.
In quei video e in quelle fotografie ci sono ragazzi minorenni (di 14, 15, 16 anni) che si proteggono il volto con le mani mentre tre, quattro poliziotti in divisa picchiano forte, accanendosi su di loro con i manganelli.
Guardate quei video e quelle foto e ritrovate il coraggio di indignarvi, perché la nostra dignità in questo Paese ce la stanno calpestando giorno dopo giorno.
Quelle immagini sono le immagini di uno Stato che pianifica e decide di aggredire migliaia di studenti perché sa che chi chiede una scuola pubblica di qualità e risorse per studiare sta chiedendo una cosa incompatibile con l’ordine che le sue classi dirigenti hanno in mente.
Pianifica e decide di aggredire chi chiede per sé e per tutti noi un futuro perché quel futuro è incompatibile con il presente che ci hanno imposto. Con i tagli, con il fiscal compact, con i sacrifici sempre a carico degli stessi, con il pareggio di bilancio in Costituzione, con Monti e le banche, con gli speculatori e Marchionne, con questa finta politica dell’alternanza e la sua infinita immoralità e corruttela.
Di questa forza incompatibile con il loro ordine e la loro disciplina hanno terribilmente paura. Per questo con la mano sinistra licenziano, tagliano i salari e aumentano l’età pensionabile e con la mano destra impugnano il manganello e picchiano forte sulle teste e le schiene degli studenti in lotta.
Non ci sfugge che la politica non si fa soltanto nelle piazze e nei cortei. Ma noi in quei cortei siamo nati e di quei cortei siamo sempre fratelli e sorelle, e sempre lo saremo.
Per questo la politica, la nostra politica, deve ripartire da qui.
Cosa dicono i partiti della sinistra di questa repressione brutale che sta andando in onda in tutto il Paese? E cosa dicono i partiti della sinistra delle proposte – sempre meno ascoltate, sempre più sottaciute – che gli studenti avanzano negli slogan, negli striscioni, nei volantini e nei documenti politici prodotti nelle assemblee?
Poco o nulla, temo.
Chi ha il coraggio di dire che questo governo si deve dimettere, immediatamente? Quasi nessuno, probabilmente.
Chi farà eccezione sarà nostro alleato. Ma il primo e più grande alleato è sceso in piazza oggi in tutta Italia: è la parte più combattiva di una generazione che è stanca di pagare, subire e piangere. Una ragazza in corteo qui a Roma mi ha detto che non vuole piangere più e che non le basta più neppure l’indignazione. Vuole ricominciare a sorridere.
Quel suo sorriso sarà la nostra arma contro Monti e contro la repressione.

Nessun commento:

Posta un commento

Di la tua