sabato 16 giugno 2012

Della Vecchia è il nuovo segretario del Prc Umbro: “Unire davvero la sinistra”


di Armando Allegretti, www.umbrialeft.it
PERUGIA - Dopo 13 anni si chiude un’era. Dopo 13 anni Vinti lascia la guida del Partito di Rifondazione Comunista dell’Umbria e lo lascia nelle mani di Luciano Della Vecchia, assessore ai Trasporti della Provincia di Perugia. Uno dei “ragazzi” cresciuti proprio durante i 13 anni della segreteria di Vinti, un segretario con le idee chiare e con tanta voglia di fare e che sul suo programma ha raccolto 40 voti a favore e solo 3 contrari, su 43 votanti.
Ha parlato di rinnovamento del Partito, nel suo intervento Luciano Della Vecchia, un rinnovamento che rappresenta tutti. Ha sottolineato la difficoltà economica del Paese indicando come ricetta per uscire dalla crisi l’unione delle persone per un confronto e un progetto comune.
Anche l'Umbria - ha detto - continua ad essere attraversata da una profonda crisi economica: le politiche del governo Monti si abbattono non solo sulle fasce più deboli della popolazione, del ceto medio e del lavoro dipendente come dimostrato dalla riforma del mercato del lavoro e dalla manomissione dell'articolo 18, ma anche sugli Enti locali, i veri presidi dello stato sociale e dei servizi ai cittadini nel nostro specifico contesto regionale.
La necessità di una sinistra unita è una priorità anche del neo segretario: serve rilanciare nel centro-sinistra umbro il confronto politico su un evidente quanto pesante cambio di fase. Serve che la sinistra unita si formi e che sia unita sul lavoro, elemento fondante della costituzione e diritto di tutti i lavoratori.
La politica del Governo Monti sta avendo un effetto terribile, oltre che sui cittadini, anche sulle finanze della Regione, delle Province e dei Comuni che stentano a chiudere i loro bilanci ed in ogni caso non riescono più a garantire il mantenimento di servizi pubblici essenziali e fondamentali per la vita delle nostre comunità e per la dignità delle persone così come li abbiamo conosciuti in Umbria.
Noi dobbiamo osare, non dobbiamo aver paura, soprattutto nei momenti di partecipazione per la costruzione di una politica alternativa in Umbria e in Italia. Una politica difficile ma con metodo e partecipazione possiamo farcela.
Dobbiamo e possiamo dirlo chiaramente: questo governo in mano agli interessi della BCE non può più essere tollerato e i cittadini devono essere chiamati a decidere del loro futuro, di quali politiche redistributive adottare contro la crisi, di quali cambiamenti mettere in campo per ripristinare la democrazia e restituire il primato ad una politica oggi messa sotto scopa da opinionisti e comici.
Crediamo che nella nostra regione ci siano tutte le condizioni affinchè il centro-sinistra possa osare questa reazione e consolidare sui nostri territori una risposta politica appropriata alla crisi economica e sociale e alla sciagura del governo Monti, recuperando e mettendo a valore le radici culturali profonde che sono nelle sue migliori tradizioni di governo buono, democratico e di sinistra. Questo è il nostro impegno. La sinistra la vogliamo unire davvero.

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