Non passa giorno che non ci siano slittamenti a destra da parte di
questo ex giovane prodiglio della sinistra. Passata la stagione delle
primarie da usare come un blitz contro una leadership democratica
anemica, ora è costretto a ingurgitare dosi crescenti di realismo
governante. Q quindi anche Casini rientra nel novero delle alleanze
possibili e necessarie. Cerca solo di differenziarsi nel "modo".
Sentite un po' come deve riassumere il suo pensiero l'Ansa.
«Non abbiamo mai posto obiezioni alla
prospettiva di un allargamento della coalizione di centrosinistra o di
un punto di compromesso con i cosiddetti moderati. Ma la prima cosa che è
indispensabile fare è ricostruire il centrosinistra, altrimenti l'idea è
che la sinistra si arrende al centro». A dirlo, in un'intervista
all'Unità, il leader di Sel Nichi Vendola, secondo cui «finora è
prevalente la dimensione dell'alleanzismo di palazzo». «Il campo dei
progressisti è nebuloso, mentre quello dei moderati è ben visibile.
Serve un discorso di chiarezzà, afferma Vendola. »Il centrosinistra
esiste se nella sua agenda di governo si prospetta un avanzamento sul
piano sociale e dei diritti civili. Mi pare invece che non sia neanche
cominciata su questo l'interlocuzione. Con Buttiglione che, per esempio,
preannuncia il fronte dei nemici delle unioni civili - chiede - quale
sarà il compromesso possibile?«. Parlando delle primarie, »se sono il
congresso del Pd tra Bersani e Renzi, sono curioso di attenderne
l'esito«, dichiara Vendola. »Se l'opzione è tra un Pd socialdemocratico e
un Pd liberista, sono interessato a un'alleanza con la prima ipotesi e
mi sento alternativo alla seconda«. Nell'intervista Vendola critica il
governo »tutto chiacchiere e distintivo«. »Pur con le lodevolissime
eccezioni come Barca, l'esecutivo si sta avvitando su se stesso«, dice.
La dimostrazione è la fiducia sul ddl lavoro »per sfregiare l'articolo
18«. I ministri, aggiunge, »stanno turbando la vita di milioni di
persone. Passera è il ministro delle incompiute e la Fornero sta
battendo tutti i record di gaffe, alle quali seguono scelte politiche
che considero disastrose«.
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