martedì 12 giugno 2012

Dimissioni !!!

I lavoratori “esodati” e fregati dal Ministro Fornero sono sei volte in più di quelli indicati dal governo.
I lavoratori esodati sono quasi 400.000, ma per il governo e il ministro Fornero solo 65.000 di essi avranno la certezza di andare in pensione con le vecchie regole. Il dato sui lavoratori e lavoratrici che potrebbero avere diritto nei prossimi anni ad andare in pensione con le regole precedenti la riforma Fornero, è contenuta in una relazione tecnica trasmessa dall'Inps al ministero del Lavoro lo scorso 22 maggio, prima quindi della firma del decreto da parte dei ministri dell'Economia e del Lavoro, Mario Monti e Elsa Fornero.
Il documento è stato anticipato dall'Ansa e il ministero della Fornero ha immediatamente convocato i vertici dell'Inps, per “chiarire” il giallo dei numeri, riservandosi di sentire anche altre fonti.
Ma il documento in possesso dell'Ansa, firmato dal direttore generale dell'Istituto, Mauro Nori, e protocollato in uscita dall'Istituto il 22 maggio, riporta cifre assai diverse da quelle del governo e della Fornero. In pratica la stima di 390.200 comprende tutti coloro che hanno fatto un accordo per l'uscita dal lavoro e ora sono a rischio di restare senza lavoro e senza pensione per l'aumento dell'età pensionabile prevista dalla riforma Fornero. Non ci si limita a quelli identificati dal decreto. Le platee che fanno lievitare il numero degli esodati sono quelle della prosecuzione volontaria (133.000 persone autorizzate ai versamenti volontari nati dopo il 1946 e con un ultimo versamento contributivo antecedente il 6 dicembre 2011) e i cosiddetti "cessati", ovvero quelli che sono usciti dal lavoro per dimissioni, licenziamento o altre cause tra il 2009 e il 2011 che hanno più di 53 anni e che non si sono rioccupati (180.000 secondo l'Inps). Per queste due categorie il decreto del Governo prevedeva rispettivamente solo 10.250 e 6.890 salvaguardati. Insomma una fregatura completa per almeno 325.200 lavoratori e lavoratrici. Di fronte a questa consapevole discordanza ci sono due atti dovuti: LE DIMISSIONI DEL MINISTRO FORNERO e il reperimento delle risorse dovute per consentire a centinaia di migliaia di lavoratori di veder rispettato il patto con le istituzioni e i loro diritti.

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