E' dura fare il sindacato aziendale... Rischi
una confusione di ruoli imbarazzante. Rocco Palombella, segretario
generale della Uil, non è il primo e non sarà l'ultimo.
Però alla busta paga non si
comanda. Così si è buttato a corpo morto contro la sentenza del
tribunale civile di Roma che ha condannato la Fiat ad assumere 145
iscritti alla Fiom (ma la sentenza stabilisce un principio: se Slai
Cobas, Usb e altre siglie escluse dalle assunzioni vorranno rivolgersi
alla magistratura otterranno una sentenza analoga) nello stabilimento di
Pomigliano. Fissando il numero in base alla percentuale di iscritti
attuali alla Fiom e il numero totale di "richiamati al lavoro" (2.091 su
4.500 originari).
Con quella sentenza, dice il prode
Palombella, «la magistratura interviene in una materia particolare
senza tener presente le condizioni di mercato, la situazione generale
che ha determinato l'accordo. E crea un precedente pericoloso», cioè che
«le assunzioni si decidano in base a un'appartenenza sindacale».
Per districarsi nelle questioni di
diritto, nei principi di giustizia, bisogna aver studiato o essere
almeno disposti a provarci. In pratica, nel credo palombelliano, "il
mercato" viene sempre prima dei diritti, per cui se c'è crisi i secondi
devono scomparire. In secondo luogo, fa finta di non capire che le
!assunzioni in base a un'appartenenza sindacale" c'erano già state, a
Pomigliano. Solo i senza tessera o gli iscritti a Uil, Fim-Cisl, Fismic e
Ugl erano stati "richiamati", seppure in numero minore di quanto
promesso inizialmente da Marchionne ("riassumeremo tutti"; ma si sa che i
padroni sono sempre prodighi di promesse. Ricordate quello di "più
soldi per tutti" o "un milione di posti di lavoro"?).
Visto che la discriminazione nei
confronti di Fiom, Slai Cobas e Usb era palese (nessuno di questi era
stato richiamato), il giudice l'ha riconosciuta e ordinato di sanarla
con l'unico criterio possibile: quello statistico. L'ordine riguarda gli
iscritti Fiom perché solo questa organizzazione ha fin qui sollevato il
problema davanti a un tribunale civile. Basterà seguire la starda già
aperta.
Per il povero Rocco Palombella,
intervistato al Mattino, "purtroppo adesso «comincerà una stagione di
maggiore tensione, in un momento in cui si dovrebbe dare stabilità alla
produzione che deve confrontarsi con scenari internazionali tremendi».
Si avverte il brivido dell'imprenditore che deve misurarsi sui mercati
globali cercando un margine di profitto. Ma Palombella non faceva il
sindacalista?
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