martedì 5 giugno 2012

La Cancellieri e la Fornero: che disastro! di Quinto Sartorio, www.umbrialeft.it


PERUGIA - Il Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, alla Sala dei Notari di Perugia, è intervenuta su invito dell’Anci Umbria in merito alla situazione che si è creata a Perugia relativamente alla sicurezza urbana.
L’intervento del ministro è stato assolutamente deludente, generico e banale. Un segnale di luoghi comuni sulla sicurezza inadeguato perfino per uno studente di terza media.
Nessun analisi del fenomeno, nessuna proposta concreta, solo parole dette male che hanno lasciato interdetto lo scarso pubblico, scaldando solo gli animi dei parlamentari umbri, seduti in prima fila, del Pd e del Pdl, sostenitori del governo Monti.
Parlamentari ignari di quello che sta succedendo a Perugia, richiedenti solo più forze di Polizia per controllare quattro vie, ansiosi di reclutare, tra poco l’intervento dei caschi blu dell’Onu.
Come se il problema fosse solo di contrastare lo spaccio e non un problema più generale di vivibilità dell’acropoli.
Il centro storico di Perugia è afflitto da una politica commerciale sbagliata, assediato dai centri commerciali che l’hanno desertificato; da un processo costante di privatizzazione degli spazi pubblici; dalla scomparsa delle attività produttive ed artigianali; dalla mancanza di una seria politica abitativa che permetta il reinserimento delle famiglie e in particolare delle giovani coppie; dall’assenza di una rete di iniziative culturali e sociali includenti, che contrastino l’escusione sociale; dalla mancanza di un governo della ‘città nella città’, cioè della popolazione studentesca, deresponsabilizzata e costretta a vivere in un circuito tutto suo lontana dalla vita reale della città, ecc.
Il problema del centro storico di Perugia è che manca una politica e che non si vuole prendere atto del fallimento assoluto del proibizionismo. Ovviamente oggi nelle cronache dei giornali locali, paginate plaudenti alla visita del ministro dell’interno. E poi si lamentano de calo delle vendite.
Invece la ministra Fornero ha ribadito quello che molti hanno sempre sospettato, l’abrogazione dell’articolo 18 significa eguaglianza tra i lavoratori, meno diritti per tutti.
Da qui l’auspicio che si possa licenziare anche nella Pubblica Amministrazione. E brava la Fornero dopo la rapina delle pensioni anche la libertà di licenziamento sia nel settore privato che in quello pubblico.
Ha ragione Stefano Fassina, elezioni subito e cacciare il governo Monti, un governo che può solo continuare a far danni.

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