Piazze piene per Alexis Tsipras che promette
al popolo greco: non vi tradiremo, non siamo sul libro paga della
Siemens. Domenica vinceremo per la Grecia e per tutta l'Europa.
In attesa domenica di riempire le urne, la Sinistra Radicale
greca riempie le piazze. E i cuoi, di speranza e passione. Ieri sera la
centralissima Piazza Omonia ad Atene traboccava di gente. Gente di tutte
le eta', venuta da tutti i quartieri della capitale per ascoltare il
comizio di chiusura del popolarissimo Alexis Tsipras. Un mare di
bandiere, quelle di Syriza naturalmente, ma anche quelle delle varie
componenti: il Synaspismos, il Koe, Akoa, Kokkino e altre. A sventolare
c'erano pure quelle arancioni di un antico partito di centrosinistra,
l'Unita' Democratica di Centro... E addirittura una di Rifondazione
Comunista.
La piazza enorme e' gia' piena alle 20 anche se l'inizio del meeting
e' fissato per le 20,30 ma tutti sanno che iniziera' alle 21. Non
importa, c'e' tempo per parlare, per scambiarsi opinioni, per
confrontarsi sugli ultimi scampoli di campagna elettorale. Dagli
altoparlanti Patty Smith intona 'People have the power', seguita dalla
versione di Bella Ciao dei Modena City Ramblers e poi ancora da "El
Pueblo Unido" della Banda Bassotti. Ad ogni passo incontriamo
giornalisti e troupe, greci e di ogni dove. I piu' simpatici sono
sicuramente i reporter giapponesi. Mai come in questo momento Atene e'
stata sotto i riflettori dei media di tutto il mondo.
La piazza si scalda e quando dal palco Sofia Sakorafa grida "E'
venuto il tempo della sinistra" la folla esplode. A parlare e' una ex
parlamentare del Partito Socialista, oltre che ex campionessa di
giavellotto, espulsa dal Pasok per aver detto no alla capitolazione di
Atene alla troika, al famigerato Memorandum. La folla grida "la storia
la fa la disobbedienza". Poi e' la volta del giovane ma carismatico
leader della Sinistra Radicale. "I partiti di governo hanno portato la
Grecia alla catastrofe" accusa. "Hanno ammainato la bandiera greca per
issare quella della Merkel. Ma il popolo greco non ha paura e non si
arrende. Cé' oggi una grande speranza per un cambiamento in Grecia e in
tutta lÉuropa". Il lungo intervento di Tsipras e' una vera e propria
iniezioni di speranza per una piazza che vuole sentirsi dire che il
futuro e' li', a portata di mano, e che basta solo prenderselo. Un
comizio tutto contro Nuova Democrazia e il Pasok, e contro la Germania
di Angela Merkel naturalmente. Ogni volta che Tsipras li nomina dalla
piazza si leva un sonoro 'buuuu''. Non nomina invece mai i competitori
del Partito Comunista, i cui leader invece hanno orientato tutta la
propria campagna elettorale contro Syriza.
Un boato risuona nella piazza quando Tsipras dice "Il popolo
terrorizzerá i terroristi", intendendo i poteri forti esterni e interni
che hanno portato il paese sull'orlo del baratro impoverendo milioni di
persone con la scusa del debito. Promette per la ennesima volta che se
Syriza vincera' annullerá il Memorandum firmato da Papandreou e da
Samaras e che rinegoziera' il debito e lo paghera' prendendosi il tempo
che serve, senza strozzare i cittadini e i lavoratori. Tanti i paragoni
con la lotta di liberazione contro i tedeschi durante la Seconda Guerra
Mondiale. Ad un certo punto il leader azzarda un "stiamo vivendo una
nuova resistenza contro la Germania'. Parla da leader di una sinistra
patriottica Tsipras, e la piazza non vuole sentire altro. "Salveremo il
paese, solo noi possiamo dare stabilita' economica e politica al paese".
E poi la promessa solenne: "oggi vi guardiamo negli occhi e vi
promettiamo che non vi tradiremo, che lavoreremo per il bene comune e
l'interesse del Paese contro le oligarchie e la plutocrazia. Se
vinceremo ma anche se non ce la faremo difenderemo con passione e con
tenacia la volonta' del popolo greco di fermare il degrado della
societa'." E poi lancia accuse durissime ai partiti pro troika e ai loro
leader corrotti: "Non abbiamo bisogno di leader che dicano sempre di si
alla Merkel, ma di leader politici che dicano alla Merkel cio' che il
popolo greco vuole. Noi non siamo sul libro paga della Siemens. Per
questo la Merkel ha paura del cambiamento ad Atene, perche' sa che
contagerebbe tutto il continente". Ad ogni passaggio del ragionamento la
gente annuisce, e quando Tsipras tuona "oxi sto mnemoniou" (no al
Memorandum) le bandiere diventano frenetiche, i cori si accavallano.
Promette di annullare tutte le scorte di Polizia ai politici, ai manager
e ai giornalisti, e di mandare i poliziotti nei quartieri a garantire
la sicurezza dei cittadini. Un messaggio tranquillizzante per una
societa' dove la miseria si espande a vista d'occhio e dove la piccola
criminalita' cresce, spaventando i cittadini che votano chi promette
legge, ordine e il pugno di ferro. "I nostri giovani devono poter vivere
qui, non andare in esilio all'estero" conclude Tsipras, "e' venuto il
vostro tempo, tutti insieme possiamo vincere". Gli altoparlanti cantano
ancora 'People have the power'.
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