giovedì 7 giugno 2012

De Gregorio, Formigoni, lottizzazioni, Smacchi……è un incubo! di Quinto Sertorio, www.umbrialeft.it

PERUGIA - Sembra un incubo o di stare su Scherzi a Parte. In rapida sequenza abbiamo vissuto una giornata politica di altri tempi, o meglio, di tempi che alcuni ritenevano definitivamente tramontati.
Il senatore PdL Sergio De Gregorio, quello inventato da Antonio di Pietro, si è salvato dagli arresti con il voto del Senato: 169 no (PdL e 109 si (Lega, PD, IDV e UDC).L’accusa è riciclo di denaro sporco all’estero nell’ambito i fondi editoria percepiti dall’Avanti di Lavitola.
Che De Gregorio sia un galantuomo è come credere che Roby, quella dei festini del “Berlusca”, sia la nipote dell’ergastolano Mubarak. Il Presidente della Lombardia Formigoni ha visto respingere una mozione di sfiducia con 49 voti contrari (PdL e Lega Nord), relative alle vicende legate al San Raffele (leggi sanità lombarda) e alle
relative vacanze a sbafo ai Caraibi e a Parigi.
La gloriosa Lega Nord, quella travolta dagli scandali economici – finanziari, ha salvato il casto Formigoni dei Caraibi, il quale andrebbe sfiduciato solo per le camicie che indossa. Il capogruppo del PD non ha votato perché in vacanza in Grecia (vacanze pagate da lui medesimo!) e il Trota perché si dice che fosse in Albania.
Spartizioni e lottizzazioni alla grande tra PdL, PD e Udc, per i componenti dell’Autority per le comunicazioni e per la Privacy. Una bella lottizzazione tra i partiti di maggioranza e la Lega che riescono a piazzare la signora Vespa….grandissimi! E come titola il Manifesto? Garanti di Grillo. E poi il consigliere regionale dell’Umbria, Andrea Smacchi del PD, che non trova di meglio che lanciare la proposta di far pagare il passaggio fino all’ospedale a chi è soccorso dal 118 in seguito a malori causati da alcool e sostanze stupefacenti.
Adesso per farsi soccorrere occorre pure pagare…ma che bravo Smacchi. Aspettiamo che siano a carico dei pazienti anche medicine e ricovero e mettiamoci anche un po’ di lavori forzati sul modello ministra Severino e siamo a posto. Altro che privatizzazione della sanità!

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