di Armando Allegretti
PERUGIA - A Deruta sono 2 le liste presentate al
Comune per le prossime amministrative. La battaglia sarà tra Alvaro
Verbena e Mario Damiani. Il sindaco uscente è appoggiato da Pdl, Udc e
Fli, lo sfidante invece è appoggiato da Pd, Psi, Idv, Sel, Fds e
Api. Nel frattempo, mentre continua il lavoro per ultimare il programma
amministrativo frutto dei contributi apportati da tutte le forze
politiche e sociali, Umbrialeft ha raggiunto il candidato Eolo Barcaccia
della lista "Uniti per Deruta" per fare il punto a tre giorni dalle
elezioni.
Con Barcaccia abbiamo parlato di lavoro e di
rilancio del territorio, senza dimenticare l’importanza dell’art.18,
bersaglio in questi tempi della riforma varata dal Governo Monti.
“La situazione lavorativa a Deruta – ha detto Barcaccia – non è
delle migliori, basti pensare che in una zona come la nostra che vanta
primati per quanto riguarda la ceramica e l’artigianato, abbiamo visto
una diminuzione spaventosa degli addetti al mercato e alla lavorazione
della ceramica, si è passati da 1500 a 400 unità”.
Tagli al lavoro e al settore danno lo spunto per
una battuta sull’articolo 18: “inutile dire che è sbagliato toccare
l’articolo 18 che è il fondamento dello statuto dei lavoratori,
principio fondamentale anche della nostra Costituzione”.
Ulteriore elemento da non sottovalutare è la filiera del tabacco
“oggi in dismissione – continua – bisogna tener presente che
l’agricoltura e la ceramica a Deruta erano i fiori all’occhiello e
attività fiorenti, ma a causa anche di precedenti scelte sbagliate la
situazione è peggiorata”.
Intervenire in due settori: “bisogna intervenire
nell’agricoltura e nell’artigianato – continua Barcaccia – sono settori
che vanno rilanciati per valorizzare il territorio di pregio quale è
Deruta, bisognerebbe rilanciare ad esempio l’ex tabacchificio a
Casalina”.
Per quanto riguarda il settore del turismo la
situazione è diversa e sembra quasi che qualcuno abbia fatto “orecchie
da mercante”: Barcaccia a parlato chiaro: “Si sarebbe potuto inserire
nel circuito della mostra al Signorelli anche Deruta che possedeva una
pala del pittore che è stata donata a Perugia in occasione della mostra,
è stata sottovalutata la possibilità di un rilancio del territorio
anche da questo punto di vista”.
Nessun commento:
Posta un commento
Di la tua