Bordata
sul blog: "Ho saputo dell'autocandidatura di Tavolazzi. Una scelta
incompatibile". La replica: "Nessuna autocandidatura. Me l'ha chiesto il
sindaco Pizzarotti". E dai 5 Stelle arrivano conferme
"Mi meraviglio che Tavolazzi si ripresenti ancora sulla scena per spaccare il Movimento 5 Stelle e che trovi pure il consenso di un consigliere dell'Emilia Romagna", scrive Beppe Grillo sul suo blog (leggi). Chiusi i festeggiamenti per il successo elettorale, che ha consegnato al candidato cinque stelle Federico Pizzarotti le chiavi della città di Parma, nel Movimento riemergono le vecchie divergenze. L'occasione è il post in cui l'ex comico lancia l’avviso pubblico di selezione: "La Rete non deve lasciare soli i sindaci del Movimento. A Parma abbiamo bisogno di aiuto. Cerchiamo una persona con esperienza della gestione della macchina comunale per la carica di direttore generale al più presto. Incensurata, non legata ai partiti, di provata competenza"
“Mi meraviglio che Tavolazzi si ripresenti ancora sulla scena per spaccare il Movimento 5 Stelle
e che trovi pure il consenso di un consigliere dell’Emilia Romagna”.
Chiusi i festeggiamenti per il successo elettorale, che ha consegnato al
candidato cinque stelle Federico Pizzarotti le chiavi della città di Parma, nel Movimento riemergono le vecchie divergenze. È ancora una volta un post di Beppe Grillo a scatenare la bufera,
il blogger genovese, intervenendo sulla nomina del direttore generale
del comune, scrive: “Ho saputo soltanto ieri sera della auto candidatura
(appoggiata da un consigliere del Movimento dell’Emilia Romagna) di Valentino Tavolazzi di Progetto per Ferrara a cui è stato inibito l’uso congiunto del suo simbolo con quello del Movimento 5 Stelle qualche mese fa – e aggiunge – Ovviamente è una scelta impossibile, incompatibile e ingestibile politicamente”.
L’ex-comico
e fondatore del Movimento continua poi lanciando l’avviso pubblico di
selezione. “La Rete non deve lasciare soli i sindaci del Movimento 5
Stelle. Tutto è avvenuto molto in fretta e c’è la necessità di ricoprire
ruoli operativi. A Parma abbiamo bisogno di aiuto.
Cerchiamo una persona con esperienza della gestione della macchina
comunale per la carica di direttore generale al più presto. Incensurata,
non legata ai partiti, di provata competenza”.Chi interessato,
conclude, può mandare il curriculum direttamente al sito del comico
genovese, selezionando la mascherina “Aiuto per Parma”. Poi la bordata
contro il consigliere ferrarese, già allontanato dal Movimento a marzo,
sempre per decisione di Grillo. “Mi meraviglio che Tavolazzi si
ripresenti ancora sulla scena per spaccare il Movimento 5 Stelle e che
trovi pure il consenso di un consigliere dell’Emilia Romagna”.
Ma Valentino Tavolazzi,
chiamato in causa, smentisce ogni ipotesi di autocandidatura. Prima lo
fa su Facebook, facendo capire attraverso di non essersi mai proposto
per quel ruolo: “Stiamo scherzando? Siamo alle comiche. Dovete chiedere a
Federico Pizzarotti”. E poi, al fattoquotidiano.it, dà la sua versione dei fatti. “Non è vero che mi sono autocandidato. È stato Federico Pizzarotti in persona, qualche giorno fa, a chiedermelo.
Anche lui ovviamente ora si sta domandando l’utilità di questo post,
che arreca più danno che vantaggio al Movimento”. Del resto, dice, il
curriculum sarebbe adatto. “Quando me l’ha chiesto ho dato la mia
disponibilità – continua – perché ho già ricoperto quel ruolo, quindi
avrei i requisiti giusti. Ma la scelta non è mia. La decisione riguarda
esclusivamente il sindaco. Lui per legge ha il diritto e il dovere di
scegliere il direttore generale”.
Per ora il neosindaco di Parma
non si esprime. Da ore si trova in una stanza del Comune con alcuni
consiglieri, e rifiuta le chiamate dei giornalisti. Ma una mezza
conferma Tavolazzi la trova nella replica dal consigliere dell’Emilia
Romagna Giovanni Favia, al quale Grillo sembra fare
riferimento nel post. “Per le informazioni che ho io Valentino Tavolazzi
non si è mai auto candidato come direttore generale del comune di Parma
– scrive su Facebook – Né tantomeno è stato appoggiato dai consiglieri
regionali dell’Emilia Romagna, il cui ruolo non è
quello di appoggiare o spingere candidature in perfetto stile partito,
ma di vigilare che Parma non venga penalizzata nei trasferimenti di
risorse regionali”. E poi rincara: “Prego chi ha fornito questa falsa
informazione allo staff del blog di dichiararsi e chiedere scusa. Ed
allo staff di verificare prima le informazioni che pubblica”.
Riemerge
così, a 72 ore dalla vittoria del ballottaggio e alla vigilia della
prova di governo più importante del Movimento 5 stelle, la questione
delle espulsioni. Ritorna a galla riportando con sé anche vecchi veleni,
sospetti e mal di pancia. Con una squadra ancora da formare e un comune
tutto da disegnare, la prima grana per il sindaco di Parma Federico
Pizzarotti è tutta interna. Sì, perché l’intervento di Grillo non solo
ha riacceso tra gli attivisti il dibattito sul ruolo e le ingerenze di
Grillo. Ma rischia anche di allungare la distanza tra gli eletti del
Movimento e il loro ispiratore.
Tavolazzi era stato messo alla porta a inizio marzo, per aver partecipato a una due giorni organizzata a Rimini da alcuni attivisti.
La decisione era stata comunicata da Grillo sempre attraverso un post
online, dividendo attivisti ed eletti tra pro e contro epurazione. E se
alcuni avevano accettato senza fiatare scegliendo di prendere le parti
del fondatore del Movimento, altri avevano storto il naso, lamentando
un’assenza di democrazia interna. I sospetti e i malumori erano rimasti
poi sottotraccia durante l’intera campagna campagna elettorale, alla
quale peraltro Tavolazzi, nonostante il divieto di usare il simbolo, ha
sempre partecipato. “Se a Comacchio ci sono una lista e un sindaco è
anche merito nostro (mio e del gruppo di Cento, ndr). Abbiamo
lavorato per più di un anno. Noi stiamo continuando a fare quello che
facevamo prima che Grillo decidesse di levarci il simbolo. E lo faremo
ancora per molto perché crediamo in questo Movimento”.
di Giulia Zaccariello e Silvia Bia, Il Fatto Quotidiano
Nessun commento:
Posta un commento
Di la tua