Giornata
memorabile quella di oggi per il popolo della sinistra: mentre al
Senato è in discussione la manomissione dell'art.18 e la ratifica del
Fiscal Compact, Di Pietro e Vendola non trovano di meglio da fare che
rilanciare la foto di Vasto come se niente fosse, come se il Governo
Monti fosse una piccola parentesi, un brutto inciampo, passato il quale
tutto ritorna come prima. I due leader lo fanno dal palcoscenico di
Luca Telese, vendoliano doc, cercando di fare la solita mossa della
spinta a sinistra del centro sinistra. Evidentemente il vero obbiettivo è
evitare che alla prossima direzione del PD i centristi spostino ancora
più a destra l'asse della coalizione. Bersani però si nega, e come in un
gioco al massacro i due leader del centro sinistra non trovano di
meglio da fare che abbracciare un Bersani di cartone. Bella trovata,
Grillo ci farà la zuppa. Così mentre il popolo calcola l'imu e
bestemmia, mentre la Fornero porta avanti con lucidità la riforma del
lavoro, Vendola e Di pietro danno appuntamento a settembre invitando
Bersani alla festa di Vasto. Il PD voti pure favorevole alla riforma del
lavoro e la ratifica del Fiscal compact, non ci saranno problemi. SEL e
IDV vanno così in ferie prima del previsto, ma minacciano il PD che se
continua a tentennare sulle alleanze i due andranno da soli e lo
faranno lanciando il cantiere del centro sinistra. Bello spot,
necessario visto i sondaggi in discesa, peccato però che non ci crede
nessuno, basta vedere le scelte di campo fatte da IDV alle regionali e
da Vendola a Napoli e Palermo. Il primo a rispondere dalle parti del PD
ai leader di SEL e IDV è Fassina, che accetta l'invito di Vasto e
rilancia. « Prima riusciamo ad offrire un percorso aperto e plurale
per la definizione del programma di governo - dice Fassina - più
efficace è la ricostruzione della fiducia nella politica, nella buona
politica». Mentre in tutta Europa la sinistra si sta riorganizzando
federandosi e dotandosi di un programma radicale in un rapporto fecondo
con i movimenti sociali, in Italia le cose sembrano andare diversamente.
Vendola e Di Pietro non scelgono le coalizioni sociali ma le usano,
invocandole senza praticarle per contrattare con i partiti che
appoggiano Monti. Francia, Spagna, Grecia, però ci indicano un'altra
strada. Queste nazioni a noi vicine stanno diventando per la sinistra di
opposizione alle politiche liberiste, dei laboratori importantissimi
che sembrano rompere, nella crisi economica, la crisi della politica,
rigenerando partecipazione e conflitto. In Grecia addirittura Syriza con
una proposta unitaria e radicale è riuscita a diventare una forza
sociale in grado di concorrere alla guida del Paese, anni luce di
distanza dalla foto di Vasto con o senza cartoni. Un elemento questo che
non sfugge a Paolo Ferrero e alla Federazione della Sinistra, che
Vendola non cita mai, nonostante gli estenuanti appelli all'unità della
sinistra d'opposizione arrivati in questi mesi. "A Vendola e Di
Pietro dico - dichiara il segretario del PRC - uniamoci per fermare il
governo Monti. Organizziamo rapidamente una manifestazione unitaria per
bloccare la manomissione dell'articolo 18 e il Fiscal Compact. Così come
dico: uniamo subito la sinistra per costruire con i movimenti la
piattaforma dell'alternativa. Tsipras in Grecia come Mélenchon in
Francia hanno indicato la strada: uscire dalle politiche neoliberiste
che hanno portato alla crisi - conclude Ferrero - occorre costruire un
polo di sinistra che sappia parlare il linguaggio dell'alternativa: se
non ora quando?".
ps. Ma secondo voi perchè mai Bersani non dovrebbe presentarsi a settembre a Vasto?
ps. Ma secondo voi perchè mai Bersani non dovrebbe presentarsi a settembre a Vasto?
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